Gli prestano la moto Si schianta contro un palo

La vittima, un 24enne marocchino, non aveva l’abilitazione per la due ruote

Alla guida di una Honda Hornet 600 che gli era stata prestata, si è schiantato contro un palo di segnaletica stradale, e poi è stato balzato a terra. Mouad Ghoumiri, ventiquattrenne di origine marocchina residente ad Albese con Cassano, è morto sul colpo nell’incidente avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, a mezzanotte e mezza in via Vittorio Veneto ad Albese con Cassano, mentre percorreva un tratto di strada rettilineo in centro paese, in mezzo alle abitazioni. Guidava una moto per la quale non aveva una patente adeguata, vale a dire la specifica l’abilitazione a condurre veicoli con questa cilindrata. La Honda gli era stata prestata, ed è risultata intestata a un ragazzo di 22 anni di Meda, che è stato sanzionato dai carabinieri della stazione di Erba per incauto affidamento. Quando i militari sono arrivati sul luogo dell’incidente, preceduti dal personale del 118, il medico aveva già dovuto constatare il decesso del ragazzo: in un primo momento si era sperato di poterlo salvare, ed è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso che si è alzato in volo da Como, ma ben presto la situazione si è rivelata troppo grave per poter continuare a sperare. L’ambulanza lo ha trasportato all’ospedale di Erba, dove è arrivato alla 1.30 ormai senza vita. I primi rilievi svolti dalla pattuglia hanno subito accertato che Mouad ha fatto tutto da solo, perdendo il controllo di quella moto di grossa cilindrata e andando s sbattere a lato della strada, dove ha urtato un palo, finendo poi sbalzato a terra. La Honda è stata messa sotto sequestro, in attesa della decisione del magistrato di turno della Procura di Como, che dovrà valutare se svolgere accertamenti tecnici sul veicolo, giusto per escludere che l’incidente possa essere ricondotto a un guasto e non esclusivamente alla guida della vittima. Ma probabilmente, la spiegazione di questo tragico incidente sta solo nella poca dimestichezza che Mouad aveva con la moto che stava guidando, di cui ha sottovalutato la potenza. Paola Pioppi