Paratie, se la Giunta Lucini si autopromuove

Mette di buon umore la lettura del documento di controllo di gestione dell’operato della Giunta, l’allegato al Bilancio

Il cantiere delle paratie

Il cantiere delle paratie

Como, 12 maggio 2016 - Terza variante delle paratie? Obiettivo raggiunto. Punto unico di cottura? Obiettivo raggiunto. Riqualificazione dell’area Ticosa? Obiettivo parzialmente raggiunto. Mette di buon umore la lettura del documento di controllo di gestione dell’operato della Giunta, l’allegato al Bilancio più che una cartina di tornasole dell’amministrazione Lucini sembra uno di quei libri per ragazzi in cui il lieto fine è assicurato, quasi un amarcord degli esami di riparazione a settembre con la differenza che qui sono stati promossi tutti. Un libro dei sogni secondo le opposizioni, per le quali i dirigenti sono stati di manica fin troppo larga probabilmente perché per una volta dovevano giudicare l’operato degli assessori, ovvero i loro datori di lavoro, e infondo anche un po’ di se stessi. Il risultato è involontariamente comico, almeno nei passaggi in cui la relazione si trova ad affrontare le eterne incompiute della città. Non basta che l’Autorità Anticorruzione abbia bocciato la terza variante delle paratie, cantiere bloccato da oltre quattro anni, per Palazzo Cernezzi obiettivo della terza variante sul lungolago è raggiunto.

Da capire se ad esprimere il giudizio sono stati l’ingegner Ferro e l’architetto Gilardoni, poi dimissionari, raggiunti da un avviso di garanzia proprio per il loro ruolo insieme ad altri due dirigenti del Comune, al sindaco Mario Lucini e al suo predecessore, Stefano Bruni. Parzialmente risolto il nodo Ticosa, dove malgrado l’ottimismo della relazione i fatti raccontano di una bonifica ancora in alto mare e già costata alcuni milioni di euro. Realizzato il punto unico cottura per le scuole cittadine, anche in questo caso solo sulla carta visto che sulla questione in città nei mesi scorsi era scoppiata una vera e propria rivolta che aveva coinvolto famiglie e insegnanti. Raggiunto l’aggiornamento del Piano generale del Traffico, che però è finito in un cassetto e nessuno in città, se non forse gli uffici, conosce.

Obiettivo raggiunto per l’ex Casa Albergo di via Volta, per recuperare la quale venne fatto un bando a cui nessuno però si è presento, mentre sul fronte del contrasto all’evasione gli stessi uffici di Palazzo Cernezzi che nella relazione hanno comunicato di aver raggiunto l’obiettivo, proprio in questi giorni hanno inviato oltre tremila avvisi di accertamento ad altrettanti cittadini per l’evasione di Ici, Imu e Tares. Solo alcune delle anomalie contenute nella relazione dove figura tra gli obiettivi raggiunti anche il monumento di Libeskind sul lungolago. Quello sì è stato un successo, peccato che il merito vada ai privati che l’hanno donato.