Furto di carburante al distributore Il medico di base risarcisce

Era accusata di furto aggravato per una serie di casi in cui aveva fatto rifornimento andandosene senza pagare

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Danno risarcito e mancanza di querela da parte delle parti offese. Così il processo con rito abbreviato per furto di carburante a carico di Maria Colavita, medico di base di 58 anni domiciliata a Maslianico, ieri si è concluso con una estinzione per mancanza di condizioni di procedibilità. La donna era accusata di furto aggravato di gasolio dal distributore automatico vicino a casa: tre rifornimenti di 12, 21 e 39 euro, che il 22, 27 e 28 novembre 2018 non aveva pagato. Era stata riconosciuta dagli stessi gestori della stazione di servizio di via per Cernobbio, come la cliente che per tre volte, dopo aver fatto rifornimento, aveva messo in moto l’auto e se ne era andata invece di andare alla cassa a saldare il conto. Ma la quarta volta i gestori, che la stavano tenendo d’occhio, erano riusciti a impedirle di fare gasolio, prendere la targa e avvisando i carabinieri. Tuttavia nel frattempo, da un lato ha deciso di risarcire quanto dovuto, dall’altro a suo carico era presente una denuncia, ma non la querela depositata da chi aveva subito il danno, necessaria per procedere nei suoi confronti. Maria Colavita è indagata per un’altra vicenda: falsità ideologica in certificati commessa da esercenti un servizio di pubblica necessità", per aver utilizzato il bollettario del Servizio Sanitario Nazionale per prescrivere farmaci, nonostante la revoca dall’incarico.Pa.Pi.