Frontalieri in Svizzera, mai così tanti

È stata raggiunta quota 67.900. La Lega dei Ticinesi: stop alla libera circolazione

La dogana di Chiasso

La dogana di Chiasso

Como, 8 novembre 2018 - Vola  il numero di frontalieri, mai così tanti nella Svizzera Italiana dove il loro numero ha raggiunto quota 67.900, registrando un aumento del 2,7% rispetto al luglio scorso e addirittura del 7,9% in confronto a un anno fa. A far la parte del leone il Canton Ticino, ma anche il Canton Grigioni dove ogni giorno varcano il confine almeno 5mila lavoratori, la maggior parte dei quali residenti in provincia di Sondrio. L’ultimo rapporto dell’Ufficio federale di statistica ha provocato molte reazioni oltreconfine, soprattutto da parte delle partiti e i movimenti come la Lega dei Ticinesi che storicamente non vedono di buon occhio il ricorso a manodopera straniera.

"Come da copione viene annunciato l’ennesimo record di frontalieri in Ticino, ormai siamo a quota 68mila e presto arriveremo a 70 mila – spiega il movimento politico leader in Canton Ticino - Ringraziamo la partitocrazia spalancatrice di frontiere! Qualcuno ha ancora il coraggio di dire che non è invasione? Si attende di sapere quanti sono i nuovi frontalieri nel settore terziario, dove, come noto, non c’è alcuna carenza di manodopera ticinese. Intanto quasi i due terzi dei disoccupati ticinesi provengono proprio dal settore terziario. Se si vuole salvare il mercato del lavoro ticinese, l’unica opzione è la disdetta della libera circolazione delle persone, come ha sempre sostenuto la Lega dei Ticinesi. Su tale iniziativa popolare i cittadini saranno chiamati ad esprimersi nella primavera del 2020". Una battaglia tutta politica combattuta sulla pelle dei lavoratori italiani anche se, è bene dirlo, non spetta a loro ma ai francesi il primato del frontalierato in Svizzera.