Bellagio, un francobollo alla memoria di Teresio Olivelli

Poste Italiane rendo omaggio al partigiano martire che si immolò per salvare un compagno di prigionia. In attesa di vederlo assurgere alla gloria degli altari

Il francobollo dedicato a Teresio Olivelli

Il francobollo dedicato a Teresio Olivelli

Bellagio (Como), 8 ottobre 2016 - Prima di assurgere alla gloria degli altari finirà nelle raccolte dei filatelici la figura di Teresio Olivelli, l’alpino divenuto partigiano e poi martire il 17 gennaio del 1945, quando venne ucciso da una guardia del campo di concentramento di Hersbruck per aver salvato da un brutale pestaggio un prigioniero ucraino.

Nel centenario della sua nascita Poste Italiane ha deciso di dedicargli un francobollo celebrativo, realizzato partendo da un ritratto in cui Olivelli veste la divisa degli Alpini. Una bella notizia anche per Bellagio, dove il martire della Resistenza era nato il 7 gennaio del 1916. Cattolico, impegnato in una vita di testimonianza, ma anche militare, resistente decorato, vittima della brutalità dei lager, «venerabile» secondo la Chiesa. Impegnato nelle organizzazioni cattoliche ma anche protagonista di un giovanile disegno di conciliazione del fascismo con la fede cristiana, nella seconda guerra mondiale è stato ufficiale degli alpini ed è stato impegnato sul fronte russo.

Nell’estate del 1942, inizialmente inquadrato nel 13º Reggimento Artiglieria Alpina della Divisione «Julia», partì successivamente con l’ARMIR per il fronte russo. Qui fu impiegato nello schieramento lungo il fiume Don, dove rimase sino a che, dopo aver subito le pesanti offensive dell’Armata Rossa, la Julia fu spostata a nord di Stalingrado, nella manovra di accerchiamento non riuscita che dopo numerose battaglie si concluse con lo sfondamento russo a Nikolaevka nel gennaio del 1943. Rimpatriato, e malgrado la giovane età (27 anni), nominato rettore del collegio Ghislieri di Pavia, dopo l’8 settembre venne catturato e deportato dai tedeschi ma riesce ad evadere e tornato in Italia entra nella Resistenza.

Arrestato a Milano nell’aprile del 1944 finì in un lager in Germania dove trovò la morte. Gli è stata attribuita la medaglia d’oro al valor militare e nel 1994 è stata aperta una causa di beatificazione e nel 2015 è stato dichiarato «venerabile». In tanti nella Perla del Lago ci sperano.