Lei lo lascia, lui si vendica: sul web le foto più intime

Canturino di 48 anni dovrà rispondere del reato di 'revenge porn'. Le immagini erano diventate quelle del suo profilo di Whatsapp

L’uomo deve rispondere di altri atti persecutori

L’uomo deve rispondere di altri atti persecutori

Cantù (Como), 26 settembre 2020 - Le foto della loro intimità, scattate mentre i due avevano una relazione, dopo la lite sono finite sul profilo Whatsapp dell’uomo, e spedite al fratello di lei. Ma da un anno a questa parte, questa condotta risponde a un preciso profilo di reato, voluto all’interno della legge sul Codice Rosso: si chiama "Revenge porn", diffusione di materiale foto e video sessualmente esplicito, senza il consenso della persona ritratta.

È l’accusa di cui dovrà rispondere ora un 48enne di Cantù, per il quale il sostituto procuratore di Como Massimo Astori ha chiesto il processo con giudizio immediato. L’uomo risponde anche di atti persecutori nei confronti di una donna, residente in un’altra regione, con cui nel 2018 aveva avuto una relazione. Ma quando i due avevano iniziato ad allontanarsi, l'uomo avrebbe iniziato a minacciare e molestare la donna, non volendo accettare la fine della loro frequentazione. Oltre a offenderla pesantemente e a mandarle decine di messaggi, trovava il modo di spiarla e seguirla, di minacciarla di morte. Secondo quanto denunciato dalla vittima, l’avrebbe anche picchiata più volte.

A maggio 2018, l’aveva fatta cadere a terra con un forte schiaffone, e lo scorso anno si sarebbe presentato davanti a lei armato di coltello, minacciando di ucciderla. A giugno scorso, l'uomo è stato raggiunto da una misura cautelare di divieto di avvicinamento all’ex compagna e di obbligo di dimora a Cantù. Ma nel frattempo aveva fatto altro. Nello status del suo profilo di Whatsapp, il 48enne avrebbe caricato fotografie intime della donna, con il preciso scopo di umiliarla e rovinarne la reputazione. La vittima ha sporto tre denunce.