Fondo welfare, aiuti per famiglie E ora un maxi premio ai dipendenti

Alla Enervit non hanno a cuore solo il benessere dei clienti, l’azienda ha deciso di mettere al primo posto anche i bisogni dei dipendenti ai quali quest’anno è andato un premio da 2.100 euro, frutto dei buoni risultati raggiunti con il bilancio del 2021 e anche un aiuto per far fronte al caro vita. Beneficiari tutti i dipendenti delle tre sedi di Erba, Zelbio e Milano, che hanno ricevuto il denaro già nella busta paga di aprile.

"L’iniziativa si inserisce all’interno di un accordo che prevede una serie di impegni volti ad alimentare il benessere a tutto tondo per le risorse e le loro famiglie, per sostenere la genitorialità e valorizzare il diritto allo studio dei figli dei dipendenti – spiegano alla Enervit –. Dal 2021 l’azienda ha previsto per ciascun dipendente la possibilità sia di rivedere il proprio orario di lavoro sia di usufruire di permessi retribuiti, in modo da bilanciare meglio il rapporto tra lavoro e vita privata".

Il diritto dei lavoratori alla genitorialità e alla tutela del nucleo familiare è al centro degli impegni assunti da Enervit, che prevede per padre o madre un fondo di 60 ore retribuite per la cura di figli e parenti di 1° grado.

E lavorando meglio i risultati arrivano, anche in termini di bilancio: nei primi tre mesi del 2022 i ricavi sono cresciuti del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il mercato italiano, che da solo genera il 79,3% degli utili di Enervit, ha registrato una crescita del 35,2% rispetto ai primi tre mesi 2021. L’estero, che rappresenta il 15,4% del totale dei ricavi, ha registrato un incremento del 25,6% rispetto all’analogo periodo 2021. In termini assoluti, il primo trimestre ha fatto segnare 14,8 milioni di ricavi in Italia e 2,8 milioni all’estero. A questi vanno aggiunti 565mila euro di ricavo per lavorazioni conto terzi e 420mila attraverso il canale di vendita diretto.

Parte degli utili serve a finanziare un Fondo Welfare, a beneficio dei figli dei dipendenti, per incentivare l’impegno allo studio dei giovani universitari o iscritti alle scuole inferiori di I e II grado, e alleggerire le rette degli asili nido.

R.C.