Flop bando Ticosa, adesso è caccia ai colpevoli

La minoranza della lista Rapinese: "Il primo cittadino Landriscina deve solo guardarsi allo specchio"

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Intende fare chiarezza sulla debacle Ticosa il sindaco Mario Landriscina (foto), trasferendo tutti gli atti "alla commissione preposta, perché compia un’analisi accurata di quanto accaduto e quanto c’è da fare", inutile che se emergessero responsabilità "verranno presentate nelle sedi opportune". Anche se in questo caso per arrivare a formalizzare un’eventuale denuncia nei confronti di impiegati e funzionari occorrerebbe qualcosa di più della semplice negligenza, sarebbe necessario dimostrare che hanno compiuto un vero e proprio sabotaggio nei confronti dell’amministrazione. Nonostante tutto il sindaco appare determinato a ricostruire, con l’aiuto dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, "gli eventi, le azioni e gli eventuali errori commessi". Un impegno che non è servito a risparmiare le critiche da parte delle minoranze al primo cittadino e a tutta la Giunta, ritenute responsabili almeno dal punto di vista politico della Caporetto Ticosa. "La città deve sapere cosa si è intoppato o di chi sono le responsabilità ma soprattutto bisogna capire cosa non ha funzionato per non si verifichi più – si è interrogato Fabio Aleotti di M5s - E ora che si annulla la gara, la cauzione che fine farà? Serve un Commissione speciale per gestire la problematica, una sola seduta ordinaria non basta". Per Maurizio Traglio di Svolta Civica portare la questione Ticosa in commissione è un atto dovuto, ma occorre anche "accertare se ci siano conseguenze che derivano dalle scelte politiche fatte, anche perché come organizzare e far funzionare un ufficio non è un fatto soltanto tecnico".

Allibita di fronte alla quantità degli errori commessi dagli uffici nella redazione dell’appalto, oltre che per la loro natura, la consigliera Ada Mantovani del Gruppo Misto: "Sono stati sbagliati aspetti della procedura di non particolare difficoltà. In questo Comune non si lavora bene da anni, c’è un avvicendamento di dirigenti che fa paura. La politica non può chiamarsi fuori. Gli errori sembrano ingiustificabili, frutto di una mancanza di linea di governo vigile e incisiva". Per Fulvio Anzaldo della Lista Rapinese "se il sindaco cerca un responsabile non deve far altro che guardarsi allo specchio", mentre per Stefano Fanetti del Pd "questo è l’ennesimo" flop di una Giunta inconcludente". R.C.