Fenegrò, si fingevano albanesi per la rapina: arrestati

Avevano sequestrato a lungo il padrone di casa imprenditore in pensione, picchiandolo ripetutamente anche al volto per farsi dire dove si trovava la cassaforte

La conferenza stampa

La conferenza stampa

Fenegrò (Como), 15 marzo 2016 - Sono italiani ma si erano finti albanesi i due uomini arrestati con l'accusa di aver commesso la violenta rapina in villa del 19 gennaio scorso a Fenegrò. Una coppia di rapinatori, incappucciati, avevano sequestrato a lungo il padrone di casa, Adriano Uboldi, 67 anni, imprenditore in pensione, picchiandolo ripetutamente anche al volto per farsi dire dove si trovava la cassaforte, che in realtà non c'era. Dopo avere più volte millantanto di essere albanesi imitando un accendo dell'est, i due erano fuggiti con la Bmw della vittima, due scacciacani e un servizio di posate d'argento. I carabinieri di Cantù li hanno identificati ed arrestati: sono Alessandro Carminitana, 27 anni di Fenegrò, finito agli arresti domiciliari, ex inquilino della vittima della rapina, e Fabrizio Cerenza, 47 anni, di Cadorago, con precedenti per droga. I militari sono arrivati a loro seguendo il sistema gps dell'auto di Uboldi: rintracciata l'auto con a bordo Fabrizio Cerenza due giorni dopo la rapina, i carabinieri lo hanno solo denunciato per ricettazione ma lo hanno intercettato. Da lì sono risaliti al complice, che conosceva la vittima sia perché era stato suo inquilino, sia perché aveva effettuato lavori di manutenzione all'interno della villa. I due sono accusati di rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni.