Casinò e Comune, Campione rilancia

Il sindaco a Roma a caccia di soldi: salviamo il lavoro di 600 persone

il primo cittadino di Campione Roberto Salmoiraghi

il primo cittadino di Campione Roberto Salmoiraghi

Campione d'Italia (Como), 29 luglio 2018 -  Andrà a Roma da solo Roberto Salmoiraghi, ma idealmente con lui c’è tutta la comunità di Campione d’Italia che da venerdì, quando il Tribunale Fallimentare di Como ha messo i sigilli alla casa da gioco, vive tra la piazza Dei Maestri Campionesi e i bar della passeggiata che porta all’imbarcadero. Ci sono i lavoratori della casa da gioco in presidio permanente, ma ogni tanto fanno capolino anche i dipendenti comunali senza stipendio da febbraio e tanti anziani, quasi tutti ex-lavoratori del Casinò o del Comune, praticamente le uniche aziende dell’exclave italiana in terra elvetica.

«Il primo agosto sarò a Roma, per una riunione al ministero degli Interni. Questa è una situazione che in un modo o nell’altro va risolta. È inaccettabile che seicento lavoratori siano senza lavoro  - spiega Roberto Salmoiraghi che da venerdì è impegnato in riunioni fiume in municipio con il suo vice, Alfio Balsamo, l’amministratore unico, Marco Ambrosini e le rappresentanze dei lavoratori del Comune e della casa da gioco -. Ci sono cento dipendenti comunali che non percepiscono lo stipendio da sette mesi e da ieri, quando sono stati posti i sigilli alla Casa da gioco, ci sono altri cinquecento dipendenti per strada». Oltre alla richiesta di aiuto a Roma,  il sindaco sta preparando il ricorso contro la decisione del Tribunale e indirettamente contro la presa di posizione del commissario liquidatore Angela Pagano, mandata dal Viminale a Campione per raddrizzare i conti del Comune costretto a dichiarare lo stato di dissesto.