Faggeto Lario, scandalo patenti: ora nel mirino finiscono quelle nautiche. Nuovi indagati

C’è anche il caso di una ragazza minore di 21 anni che ha ottenuto l’abilitazione al trasporto pubblico delle persone senza avere i requisiti e senza nemmeno sostenere l’esame

L'arresto dell'allora direttore della motorizzazione

L'arresto dell'allora direttore della motorizzazione

Faggeto Lario (Como), 10 luglio 2018 - Una patente nautica rilasciata senza mai aver sostenuto l’esame, a una titolare minore dei 21 anni richiesti dalla legge per il trasporto pubblico delle persone. È l’ipotesi di reato che ha coinvolto Antonio Pisoni, 61 anni, ex dirigente della Motorizzazione di Como, in concorso con l’intestataria del documento, Viola Mostes, 21 anni e con il padre Maurizio Mostes, 54 anni, entrambi di Faggeto Lario. Sono tutti accusati di abuso d’ufficio e falso. Pisoni, già ampiamente coinvolto nel principale filone delle indagini condotte dalla Polizia Stradale di Como, e coordinate dal sostituto procuratore Massimo Astori sul rilascio delle petenti per conducenti di mezzi pesanti e trasporto persone, è ora stato raggiunto da questa ulteriore accusa, che riguarda il rilascio della patente nautica a favore della Mostes nel gennaio 2017, quando era da poco ventenne.

Gli inquirenti sostengono che sia stata ammessa all’esame per la qualifica di «pilota motorista», consentito al compimento del diciottesimo anno di età, ottenendo l’abilitazione pur non avendo svolto tale esame, e inoltre con l’ulteriore qualifica di «pilota motorista autorizzato», che abilita al trasporto pubblico di persone, come avviene con i taxi nautici, e al noleggio. Che tuttavia richiede un’età minima di 21 anni anni. Secondo gli inquirenti, questo avrebbe prodotto un vantaggio alla Mostes e al padre, titolare dell’omonimo cantiere nautico e di una attività di noleggio imbarcazioni, consentendo il conseguimento di una patente non dovuta, e quindi l’abilitazione a svolgere le attività economiche e professionali dell’impresa di famiglia. 

In particolare le accuse parlano della formazione di un verbale d’esame del 5 gennaio 2017 per il titolo di pilota motorista, facendo riferimento a una prova pratica di guida che non sarebbe mai avvenuta. Atto che attribuiva un punteggio di 15/20, per il conseguimento della patente di «pilota motorista autorizzato», che era stato apposto sulla patente nautica della Mostes, documento di cui era già in possesso a titolo di allievo marinaio. «I miei assistiti – dice Francesco Tagliabue, avvocato di Viola e Maurizio Mostes - si dichiarano assolutamente estranei a quanto gli viene contestato. Non avevano alcun tipo di accordo con Pisoni. Lo faranno presente nella memoria che andremo a depositare, e confidiamo che il pubblico ministero richieda l’archiviazione delle posizioni».