Forti piogge, Como si prepara all’esondazione del lago

Nel giro di un paio di giorni il Lario potrebbe invadere piazza Cavour, con gravi disagi per la circolazione

Il lago di Como

Il lago di Como

Como, 19 novembre 2019 -  Non sarà Venezia, ma anche a Como si preparano all’esondazione del lago. In piazza Cavour, il punto più basso, già da ieri sono stati posizionati i sacchetti di sabbia sul marciapiede per cercare di contenere l’acqua che ormai sfiora il margine dell’ultimo gradino dell’ormeggio. Colpa dell’ondata di maltempo che ha investito il Lario e la Valtellina, nel giro di una settimana il livello delle acque del lago è aumentato di 15 centimetri e la portata è passata da 137 metri cubi al secondo a 304. Ieri sera le acque erano salite a quota 96,5 centimetri sullo zero idrometrico, quando raggiungeranno i 120 centimetri il lago comincerà a riversarsi in piazza. Secondo gli esperti ci vorrà ancora almeno un paio di giorni, ma molto dipende dal meteo che per tutta la settimana prevede abbondanti precipitazioni su tutto l’arco alpino.

A infastidire i comaschi, che alle esondazioni del lago sono abituati anche se non assuefatti tanto da aver voluto le paratie per contenerlo, sono soprattutto le conseguenze nefaste dell’acqua alta sulla circolazione. A quota 125 centimetri oltre lo zero idrometrico viene chiusa una delle corsie della strada che passa di fronte al lungolago e consente di percorrere il girone che corre attorno alla città murata. A quota 130 chiude tutta la strada e i guai diventano seri, soprattutto perché insieme alle auto occorre deviare anche gli autobus. Insieme all’acqua in piazza arrivano anche rami e tronchi. Servirebbe un intervento straordinario dei battelli spazzini. Questo senza arrivare all’acqua alta tipo Venezia che per fortuna è un fenomeno raro: l’ultima volta fu nel 2014, ma il record risale al 2000: 209 centimetri.