Erba, un anno dalla scomparsa di Elia sul Monte Bianco

Gli amici lo ricordano

Elia Baraldi

Elia Baraldi

Erba, 4 agosto 2020 -  È passato un anno dalla scomparsa di Elia Baraldi e della sua allegria contagiosa se ne sente la mancanza più che mai. Sono in tanti in queste ore a ricordare lo scalatore precipitato dalla cresta del Brouillard sul Monte Bianco il 4 agosto del 2019. Aveva 19 anni ed una voglia irrefrenabile di scalare. La passione per la montagna era un affare di famiglia e il suo primo compagno di cordata è sempre stato il padre Paolo, che gli aveva donato anche un grande amore per la musica. «Manchi a tutti, ci manca la tua iperattività, il tuo ottimismo...Perchè alla fine oltre che ad essere il socio e l’amico eri diventato il fratellino di tutti noi», lo ricorda uno dei tanti amici con il quale si era legato in montagna. Le cime che amava così tanto le aveva anche tatuate. «Eravamo in un canale quando si è staccato un masso e subito c’è stata una frana di terra e detriti. È in quel momento che Elia è scomparso», aveva raccontato il compagno di cordata che in quel momento si trovava sulla cresta con lui. «Stava andando tutto bene. Avevamo scalato il Pilastro Rosso lungo la via Bonatti. Alle 13 eravamo sulla vetta del pilastro – ricorda –. Ci siamo fermati per preparare un caffè. Andava tutto secondo i piani. Abbiamo chiamato il papà di Elia. L’altra cordata che seguiva aveva scelto una via differente ed era indietro. Sarebbero arrivati più tardi. Così abbiamo deciso di proseguire lungo la cresta del Brouillard». I due avevano poi raggiunto il Picco Luigi Amedeo (4470 metri) dove sono stati avvistati dalla seconda cordata. Intorno alle 18 si erano fermati per decidere se bivaccare oppure continuare. In quel momento erano slegati. Elia si trovava in un canale che improvvisamente è franato portandolo via per sempre.