Erba, cinghiali a spasso in città: la Lega interpella il ministro dell'Agricoltura

Nel fine settimana sono entrati nel campo dell'oratorio di Buccinigo e hanno devastato gli orti

I cinghiali all'oratorio di Buccinigo

I cinghiali all'oratorio di Buccinigo

Erba (Como), 26 maggio 2021 - Ci sono troppi cinghiali in provincia di Como e sempre più spesso la fame li spinge a uscire dai boschi sulle montagne per avventurarsi in città. A Erba i branchi di ungulati sono scesi fino alla chiesa di Buccinigo, devastando gli orti della frazione ed entrando nel campo sportivo della parrocchia dove sono anche fotografati.

"Il problema dell'eccessiva proliferazione di cinghiali, sul quale ho già presentato diverse interrogazioni alla Camera, è molto diffuso in provincia di Como - spiega il deputato della Lega, Eugenio Zoffili che ha presentato un'interrogazione al Ministro della Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e a quello della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani - Nei giorni scorsi ci sono stati avvistamenti anche nella città di Erba. Più precisamente, gli ungulati sono stati fotografati vicino all'oratorio della frazione di Buccinigo, e hanno distrutto col loro passaggio alcune coltivazioni nei campi della zona. Sono innumerevoli gli episodi che dimostrano l'elevata pericolosità di questi animali, aggressioni a persone a passeggio e ad animali domestici sono quasi all'ordine del giorno nella nostra provincia, come le devastazioni alle coltivazioni e ai foraggi. Il lockdown e le misure di contenimento del Covid hanno causato in tutta Italia un incremento abnorme della fauna selvatica, che a sua volta ha generato una carenza di cibo per cui gli animali si avventurano ormai, spinti dalla fame, dentro i centri abitati e invadono le strade provocando incidenti".

Secondo il deputato della Lega l'unica via d'uscita è intervenire al più presto con un piano di abbattimento programmato. "Si rende sempre più urgente intervenire con un piano di abbattimento massivo che ristabilisca l'equilibrio naturale perduto da troppo tempo per mancanza di un predatore naturale. Prioritario anche modificare la legge consentendo a regioni e province autonome di abilitare, previa frequenza di appositi corsi, dei selecontrollori muniti di licenza per l'esercizio venatorio, al fine di monitorare e contenere la presenza di cinghiali, ungulati e nocivi sul territorio nazionale, così da evitare ulteriori ingenti danni all'agricoltura, all'equilibrio ambientale e preservando, soprattutto, l'incolumità delle persone".