La dottoressa no vax rischia sei anni: l’indagine si allarga alle prime dosi

Lurate Caccivio, i carabinieri stanno verificando anche la posizione dei pazienti. Il presidente dei Medici: "Episodio gravissimo"

vaccino anti covid

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Lurate (Como), 7 novembre 2021 - Sono ancora tanti gli interrogativi da sciogliere sulle false vaccinazioni della dottoressa No Vax, smascherata venerdì all’hub vaccinale della Cooperativa Medici Insubria mentre, anzichè sottoporre alla seconda dose di vaccino i suoi pazienti, iniettava il siero nel batuffolo di cotone. La dottoressa, che non fa parte della cooperativa e si era appoggiata all’hub solo per vaccinare i suoi assistiti che, a suo dire, senza il suo intervento si sarebbero rifiutati di sottoporsi alla procedura, è stata smascherata da un operatore che aveva il compito di registrare le vaccinazioni. È stato lui ad accorgersi che il vaccino finiva nel batuffolo e poi nel cestino della spazzatura, chiamando il dirigente della struttura, il dottor Gianni Clerici, che a suo volta ha sospeso le somministrazioni chiamando i carabinieri. Toccherà a loro ricostruire, insieme alla magistratura, cos’è realmente accaduto l’altra mattina, stabilendo anzitutto se c’è stato un precedente.

La dottoressa a quanto sembra si era già recata nella struttura il mese scorso, per la prima dose del vaccino ai suoi 17 pazienti, anche in quel caso con l’avvertenza che solo lei avrebbe praticato le iniezioni. Precauzioni di un medico scrupoloso che alla luce di quanto accaduto meritano di essere approfondite dalla magistratura. Lo stesso dicasi del comportamento dei diciassette pazienti i quali, una volta scoperto l’inghippo, se ne sono andati rifiutando di farsi vaccinare dagli altri medici. La dottoressa, che è tuttora in servizio, è indagata per falsità ideologica in atto pubblico, i pazienti a loro volta rischiano di essere accusati di truffa se verrà dimostrato che sapevano o peggio erano complici del medico.

Nella peggiore delle ipotesi il rischio è di subire una condanna fino a sei anni di reclusione. In aggiunta la dottoressa dovrà vedersela con l’Ordine dei Medici che è il primo ad avere interesse a fare piena chiarezza. "Auspichiamo che la magistratura faccia piena chiarezza al più presto - spiega il dottor Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei Medici di Como - anche noi ci muoveremo con la massima tempestività. Siamo di fronte ad accuse di una gravità inaudita che se venissero confermate porteranno a conseguenze improntate alla massima severità". La dottoressa insomma rischia la radiazione, infatti anzichè tenere per se le sue posizioni No Vax o rifiutarsi di fare proselitismo a favore delle vaccinazioni, che già sarebbero cose abbastanza gravi per chi indossa il camice bianco, si resa protagonista di una clamorosa truffa. Senza considerare il rischio di favorire il diffondersi della pandemia con il suo comportamento sconsiderato. Un’altra cosa su cui indaga la magistratura.