Don Roberto Malgesini, amore e dolore: il Papa piange con i genitori

Il sacerdote di strada ucciso a Como, incontro in Vaticano per mamma e papà. Le lacrime del Pontefice: la sua una testimonianza silenziosa che ispira il mondo

Papa Francesco riceve la famiglia di don Roberto Malgesini

Papa Francesco riceve la famiglia di don Roberto Malgesini

Como, 15 ottobre 2020 - Dalle montagne della piccola Rogoledo di Cosio Valtellino al cupolone di San Pietro, un lungo viaggio intessuto di ricordi, pensieri tristi e anche sorrisi per la famiglia Malgesini che ieri è stata ricevuta da Papa Francesco, di prima mattina poco prima dell’inizio dell’udienza generale. È passato un mese esatto da quando il pontefice, nel suo colloquio del mercoledì, aveva parlato di don Roberto e del suo sacrificio in nome degli ultimi, un esempio di quella chiesa lontana dallo sfarzo dei palazzi e dal cerimoniale che tanto piace al Papa. Così ieri al pontefice è bastato un attimo per intendersi con papà Bruno e mamma Ida che sono venuti da così lontano per chiedergli solo una preghiera, insieme alla forza della fede per sopportare il dolore della perdita di un figlio strappato loro nel peggiore dei modi.

«Papa Francesco li ha guardati negli occhi e hanno pianto insieme" spiega in una nota la sala stampa vaticana, con loro c’erano anche Enrico, Caterina e Mario i fratelli di don Roberto e il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, accompagnato da tre sacerdoti della diocesi. "Le lacrime di quei genitori sono le lacrime “loro” e ognuno di loro sa quanto ha sofferto nel vedere questo figlio che ha dato la vita nel servizio dei poveri – ha ricordato Papa Francesco nel corso dell’udienza generale – Quando noi vogliamo consolare qualcuno, non troviamo le parole. Perché? Perché non possiamo arrivare al suo dolore, perché il "suo" dolore è suo, le "sue" lacrime sono sue". Un mese fa, in occasione della messa di suffragio che si era tenuta nel duomo di Como, il pontefice aveva inviato il cardinale Krajewski, l’elemosiniere del Vaticano, con l’incarico raggiungere in Alta Valtellina i genitori di don Malgesini e baciare le loro mani.

"È stato un momento molto commovente – spiega il vescovo di Como, Oscar Cantoni –. Il Papa ci ha ricordato che queste morti ravvivano la fede del popolo di Dio, don Roberto è già in paradiso e ci indirizza da lassù. La sua è sempre stata una testimonianza silenziosa, lui agiva molto in sordina. Come ha taciuto quando era tra di noi adesso la sua voce, la sua testimonianza diventa corale e quindi tanti ne parlano in tutta Italia ma oserei dire anche in altre parti del mondo". Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a don Roberto Malgesini la medaglia d’oro al Valor Civile "quale autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi", questa sera alle 20.30 la diocesi di Como lo ricorderà con una messa nella chiesa di San Bartolomeo, nella piazza dove un mese fa è stato ucciso da uno dei senza fissa dimora che tante volte aveva aiutato.