Como, si moltiplicano i divieti in città murata

Musicisti silenziati, non si potrà circolare nemmeno con gli abiti sporchi: il nuovo regolamento scatena lo scontro in Comune

Musicisti in città

Musicisti in città

Como, 14 maggio 2019 - Vietato sbattere i tappeti e le tovaglie, chiedere l’elemosina vicino ai semafori e nei parcheggi, stendere i panni se sono visibili dalla pubblica via, girare con abiti sporchi o troppo corti ma anche troppo coprenti come il burqua o il niqab, tollerati gli artisti di strada ma solo se si esibiscono senza microfoni e casse di amplificazione. Sono solo alcuni dei divieti introdotti dal nuovo regolamento di polizia urbana in discussione a Palazzo Cernezzi dove per rendere la città più sicura si è deciso di moltiplicare i divieti. A dirlo non sono solo le minoranze, ma anche Forza Italia che sul tema ha mandato un ultimatum al sindaco, Mario Landriscina, e all’assessore Elena Negretti: o si ritira il provvedimento per riscriverlo in commissione, anche con il contributo delle minoranze, oppure il resto della maggioranza si aspetti una pioggia di emendamenti e anche il voto contro.

Secondo Bruno Magatti, capogruppo di Civitas, il regolamento è un «esempio di quanto questa amministrazione sia inadeguata in termini di idee e pensieri, oltre che di preparazione. Anziché verso una città inclusiva si moltiplicano i divieti l’indifferenza verso le diversità».

A far discutere è anche l’individuazione di un’ampia porzione della città, che non coincide solo con la città murata ma si estende anche a viale Varese, via Cattaneo, via Battisti, il Mercato coperto, il lungolago, Villa Olmo, i giardini della stazione San Giovani in cui i controlli e di conseguenza i divieti saranno tassativi. Un po’ la replica in chiave appena più soft del giro di vite contro i clochard che aveva indignato tutta Italia a Natale di due anni fa.

C’è anche chi chiede al Comune di andare avanti e approvare al più presto il provvedimento. «Si rivedano gli eccessi contenuti e poi si proceda speditamente all'approvazione del nuovo regolamento – spiega il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – I nostri associati e tanti comaschi attendono l'entrata in vigore delle norme tese a ridare decoro e sicurezza ai mercati cittadini e alle vie che ospitano le attività commerciali, nell'interesse non solo di operatori e imprese, ma anche dei tanti cittadini che oggi vengono importunati e infastiditi«.