Carugo, delitto Molteni: la ex moglie rischia vent'anni

È la richiesta giunta ieri dal pubblico ministero, durante il processo con rito abbreviato a carico di Daniela Rho

Le indagini dopo l'agguato mortale

Le indagini dopo l'agguato mortale

Carugo (Como), 1 marzo 2018 - «Daniela Rho deve essere condannata a 20 anni di carcere». È la richiesta giunta ieri dal pubblico ministero Pasquale Addesso, durante il processo con rito abbreviato che si sta svolgendo a carico della moglie di Alfio Molteni, l’architetto di Carugo di 58 anni, ucciso a colpi di pistola la sera del 14 ottobre 2015. Accusata di essere la mandate del delitto, e di tutti gli atti persecutori che lo hanno preceduto, la donna - 46 anni di Cabiate, arrestata a ottobre 2016 e ora ai domiciliari – ha scelto di essere processata con rito abbreviato, davanti al gup di Como Carlo Cecchetti. Ieri non era presente in aula, al contrario del suo coimputato, Giuseppe De Martino, 60 anni di Cesano Maderno, ultimo a essere raggiunto da ordinanza di custodia cautelare e accusato di aver accompagnato a Carugo gli esecutori materiali del delitto: per lui il pubblico ministero ha chiesto 16 anni di carcere, mentre la difesa ha invocato l’assoluzione.

Sono invece e processo davanti alla Corte d’Assise, rigettando le accuse, Alberto Brivio, 49 anni, fiscalista di Inverigo e all’epoca amante della Rho, e Vincenzo Scovazzo, 55 anni di Cesano Maderno, ritenuto l’esecutore materiale di quella gambizzazione degenerata in omicidio, atto intimidatorio che sarebbe andato molto la di là delle intenzioni. Il movente di questo gesto, e dei tanti che lo avevano preceduto – incendio dell’auto di Molteni, bombe molotov lanciate contro la sua abitazione, svariati colpi di pistola esplosi contro la sua finestra in pieno giorno – riguarderebbe il tentativo di non consentire l’affidamento delle bambine al padre, durante la causa di separazione in corso tra la vittima e la Rho.

Ieri hanno parlato anche le parti civili costituite nel processo, tra cui il fratello, il padre e il figlio nato dal primo matrimonio di Molteni, assistiti dagli avvocati Ivana Anomali e Daniela Figini, mentre la difesa di Daniela Rho – avvocato Giuseppe Sassi ed Elena Pontello – prenderà la parola oggi. Daniela Rho aveva ottenuto gli arresti domiciliari a luglio dello scorso anno, dopo essersi sottoposta a un lungo interrogatorio, nel quale aveva fatto una serie di ammissioni sul suo ruolo.