Da anni in Argentina percepiva la pensione sociale

Nei guai un nonnino di 95 anni accusato di aver percepito senza averne diritto 62mila euro

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All’anagrafe risultava residente nel comasco, ma da anni si sarebbe trasferito in Argentina. Continuando tuttavia a percepire dall’Inps l’assegno sociale, che veniva versato su un conto corrente italiano. Aurelio Achille Canclini, 95 anni di Stazzona, risulta ora indagato con l’ipotesi di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, per un ammontare di oltre 62mila euro, per i quali è stato disposto un sequestro preventivo. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di Menaggio che, dopo aver individuato l’indagato in quanto titolare di un assegno di previdenza sociale, ha ricostruito la sua posizione finanziaria e patrimoniale, anche attraverso l’analisi dei flussi bancari, e di stabilire che la residenza di Stazzona fosse in realtà fittizia. È stata quindi ricostruita l’indebita percezione del denaro a partire dal 2013 quando l’uomo ha trasferito la sua residenza in Argentina senza comunicarlo all’Istituto Previdenziale, fino a ottobre 2020. Per ottenere informazioni su Canclini, i finanzieri hanno attivato i canali internazionali per lo scambio di informazioni, per avere la certezza che fosse ancora in vita e residente tuttora in Argentina.

Su richiesta della Procura di Como, il gip ha emesso nei giorni scorsi un’ordinanza di sequestro preventivo di quanto si ritiene sia stato indebitamente percepito, procedendo quindi mettendo sotto sigilli la disponibilità economica presente sul conto corrente italiano intestato all’indagato, quello su cui venivano accreditate le somme erogate dall’Inps. Contestualmente gli è stato notificato l’avviso di garanzia, attraverso un difensore nominato in Italia.

Pa.Pi.