Crac Maspero: bancarotta e debiti milionari, chiusa l’indagine

Procura pronta a chiedere il processo per l'imprenditore. Respinte le richieste di dissequestro

L’imprenditore Giovanni Maspero

L’imprenditore Giovanni Maspero

Como, 11 luglio 2022 - ​A poco più di due mesi dal suo arresto, avvenuto il 20 aprile, la Procura di Como ha concluso le indagini su Giovanni Maspero. L’imprenditore comasco di 58 anni, è finito ai domiciliari a fine aprile, indagato con le ipotesi di bancarotta, autoriciclaggio e una serie di reati tributari e di bancarotta derivanti soprattutto da inadempienze tributarie e previdenziali, connesse alle sue molteplici attività, per le quali avrebbe accumulato un debito erariale di circa 100 milioni di euro. Nel frattempo, il Tribunale del Riesame di Como ha rigettato la richiesta di dissequestro delle giacenze presenti sui conti correnti delle società Comunicazione Group e Theoria, mentre a fine maggio il Tribunale Fallimentare comasco aveva dichiarato il crac della società Giovanni Maspero&C, che aveva incorporato la Prima Comunicazione, la Prima Ricerca & Sviluppo, e Theoria, la società a cui faceva capo il prestigioso ristorante. Assieme a lui, il provvedimento ha raggiunto il fratello Massimo, 47 anni di Faloppio, amministratore unico di Prima Comunicazione dal 2011 al 2014, che a metà giugno era stato destinatario di una confisca da 800mila euro, conseguenza della condanna del 2019 a un anno di reclusione per omesso versamento di Iva e ritenute fiscali, diventata definitiva, a cui era andato incontro in qualità di legale rappresentante della società Prima Comunicazione. Risulta infine indagato per omessa vigilanza Roberto Villa, 77 anni di Milano, revisore del conti di dal 2008 al 2021 di Prima Comunicazione, e dal 2016 presidente del collegio sindacale della Giovanni Maspero&C.