Impennata di ricoveri per Covid: ospedali comaschi presi d'assalto

Al Sant'Anna ricoverate 163 persone: 12 in terapia intensiva. Venti a Cantù e 21 a Mariano. Pasticcio nelle vaccinazioni degli over 80

Giornata nera per i pronto soccorso degli ospedali

Giornata nera per i pronto soccorso degli ospedali

 

Como - Quella di oggi è stata una giornata nera per il Sant'Anna di San Fermo della Battaglia e l'ospedale Sant'Antonio Abate di Cantù: i pronto soccorso sono stati presi d'assalto dai pazienti con difficoltà respiratorie, in alcuni casi gravi, probabilmente a causa del Covid. Al Sant'Anna sono state ricoverate 163 persone, 12 in terapia e intensiva, 20 a Cantù e 21 Mariano Comense. "Siamo nella necessità di riconvertire ulteriori posti letto da destinare ai pazienti Covid - osserva il direttore generale Fabio Banfi - Nel fine settimana i pronto soccorso di San Fermo e Cantù hanno registrato un significativo incremento di accessi per sintomatologia riconducibile al Covid. Alle 14 di oggi avevamo 23 pazienti in attesa di ricovero al Sant'Anna e 4 in attesa dell'esito del tampone, 12 pazienti in attesa di ricovero a Cantù e 7 in attesa dell'esito del tampone, molti dei quali con necessità di assistenza respiratoria. Dobbiamo quindi incrementare la quota di posti letto destinati a questa tipologia di pazienti. considerata la situazione chiedo di evitare accessi impropri al Pronto Soccorso".

Sul fronte della riorganizzazione ospedaliera, a Cantù sarà necessario predisporre fino a un massimo di 49 posti letto per i pazienti Covid e riaprire 4 posti letto dedicati nella terapia intensiva. A San Fermo oltre alla riapertura di almeno 25 posti letto nella degenza Chirurgia 2, aumenteranno da 15 a 20 i posti letto in terapia intensiva. "A differenza dei mesi scorsi - prosegue il direttore - la nuova ondata ci vede con un consistente numero di pazienti ancora ricoverati e questo limita la nostra possibilità di riorganizzazione. Ci aspettiamo settimane difficili e probabilmente dovremo valutare la contrazione delle attività ambulatoriali. Proseguiamo tuttavia con consapevolezza e determinazione l'attività vaccinale, che verrà ulteriormente implementata con l'avvio delle somministrazioni alle forze dell'ordine e al personale scolastico, perché la riteniamo una essenziale opzione strategica contro future recrudescenze del virus".

Quella di oggi è stata una giornata no anche dal punto di vista dei vaccini a causa di numerosi disguidi rispetto alle convocazioni degli ultraottantenni, probabilmente dovuti a errori da parte della Regione. Su 490 anziani convocati al Sant'Anna, se ne sono presentati 262, in via Napoleona a fronte di 280 convocati se ne sono presentati 174. Molte delle persone vaccinate questa mattina hanno poi ricevuto nel pomeriggio un messaggio di convocazione per la giornata di domani, di tutta evidenza sbagliato visto che la vaccinazione era già stata effettuata oggi. Nessuna dose di vaccino è comunque andata sprecata perché la catena del freddo non è mai stata interrotta.