Covid, la chiusura delle enoteche penalizza il vino made in Lario

Coldiretti: “Il comparto vitivinicolo, anche a Como e Lecco, è tra i più penalizzati dopo la chiusura forzata dei canali della ristorazione”.

Lorenzo Cesa

Lorenzo Cesa

Como, 21 gennaio 2021 – “La chiusura anticipata alle 18, oltre a discriminare le oltre settemila enoteche presenti in Italia, penalizza anche la viticoltura delle due province lariane”. Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, lancia l’allarme: “Le diverse etichette del nostro territorio – dice – sono acquistate da tanti appassionati e intenditori proprio grazie al lavoro degli enotecari nei loro esercizi specializzati. L’ultimo Dpcm danneggia un settore da primato del Made in Italy che vale oltre 11 miliardi all’anno e che costituisce una vetrina d’eccellenza anche per le due province lariane. I nostri viticoltori stanno pagando già molto duramente la crisi, il settore è certamente tra i più penalizzati dalla chiusura del canale della ristorazione”.

L’entrata in vigore del provvedimento del 14 gennaio, che vieta la vendita con asporto a partite dalle 18, secondo l’associazione di categoria rischia quindi di tradursi in una “ingiustificata disparità di trattamento per la vendita di bevande alcoliche, a discapito delle enoteche rispetto ai negozi alimentari e supermercati, ai quali è consentita la vendita dei vini”. Le enoteche hanno avuto negli ultimi anni una forte espansione offrendo opportunità di lavoro a molti giovani, sotto la spinta di nuovi modelli di consumo che valorizzano la ricerca della qualità e del legame con il territorio. Il vino della Igt Terre Lariane, registra successi anche nelle 480 enoteche di Roma e Napoli. “Una tendenza – conclude Trezzi - che va sostenuta e incoraggiata nel rispetto delle norme di sicurezza”.