Coronavirus, preoccupa il focolaio di Cabiate e Carugo

Quattro contagiati mentre si trovavano fuori dall’Italia e dieci in quarantena. Ma per l’Ats Insubria la situazione in provincia continua ad essere buona

Test sierologico

Test sierologico

Como, 13 agosto 2020 - Non poteva che essere vissuto come un incubo il ritorno del Covid in paese, a poco più di due mesi dalla fine del lockdown e a pochi giorni da Ferragosto che sicuramente meritava di essere vissuto con maggiore spensieratezza. «Dopo un buon periodo di tranquillità con zero contagi l’Ats ci ha comunicato che ci sono quattro nostri concittadini che sono risultati positivi al coronavirus mentre per altre 10 persone che sono a loro collegate è stata disposta la quarantena».

Anche se la privacy è massima si sa che le quattro positive al Covid si sono contagiate mentre si trovavano in vacanza fuori dall’Italia e sono al loro ritorno a casa si sono accorti di aver contratto la malattia. «Il rispetto delle regole di distanziamento sociale è sicuramente faticoso, ma è la dimostrazione reale che non ci sono altre strade da percorrere – prosegue il sindaco – In questa fase pensare di essere al sicuro è premature e non si deve abbassare la guardia». Altri due casi di persone positive al Covid sono state segnalate a pochi chilometri di distanza, nel territorio di Carugo. Tutti i nuovi casi e i sospetti sono monitorati dal personale di Ats e sottoposti a isolamento all’interno delle loro abitazioni, con l’obbligo di non uscire e venire in alcun modo in contatto con gli altri. Malgrado l’allarme per il nuovo focolaio secondo Ats Insubria la situazione in provincia di Como continua a essere ritenuta buona.

Dall’inizio della pandemia tra Como e Varese sono stati riscontrati 8.025 casi, nel corso dell’ultima settimana i nuovi contagi sono stati 19. Sul totale degli 8.025, i casi attualmente positivi sono il 4,2%, i guariti l’80,5% e i deceduti il 15,3%. «L’ultima settimana osservata segue di circa 2 mesi la terza fase di apertura delle attività lavorative del 4 giugno: non si rilevano segnali di riaccensione dell’epidemia ma le oscillazioni tipiche di una condizione endemica – spiegano da Ats Insubria - Si segnala che in Lombardia i casi con tampone positivo, successivi a screening sierologico, sono pari a 9 su 80 corrispondenti a una media dell’11,3%. Rimangono valide, particolarmente in questo periodo estivo dedicato alle vacanze, le misure suggerite ormai da mesi per il contenimento della diffusione del virus: distanziamento sociale, uso di mascherina e igiene accurata delle mani. Si ribadisce anche l’importanza di dare tempestiva comunicazione al medico curante della comparsa di eventuali sintomi suggestivi per Covid-19».