Condannato per le opere d’arte nascoste in cantina

Un anno e quattro mesi la pena inflitta dal giudice per la ricettazione di due quadri

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Rubate da una abitazione di Cucciago, erano stati ritrovati in uno scantinato di Carimate. Due quadri Ottocenteschi, per la cui ricettazione Paolo Albanese, 73 anni di Cucciago, è stato ora condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione. Il ritrovamento era avvenuto mentre i carabinieri di Cantù stavano svolgendo una perquisizione per altri reati, per i quali lo stesso Albanese è già stato condannato e si trova detenuto: dai primissimi accertamenti, era emersa la provenienza di quelle opere d’arte, che la famiglia dei proprietari custodiva da generazioni, e che erano state nascoste sotto sacchi neri dell’immondizia, che tuttavia le aveva riparate ed evitato che si danneggiassero. In un primo momento era stata denunciata per ricettazione la quarantenne che aveva in uso il locale, una parente dell’imputato. Era però stato accertato anche che quello scantinato, era di fatto in uso ad Albanese, che era stato quindi indagato per ricettazione, non potendo stabilire chi materialmente aveva commesso il furto. Tuttavia la donna, che inizialmente aveva detto di avere affidato all’imputato la sostituzione della serratura, durante il processo, davanti al giudice di Como Elisabetta De Benedetto, aveva ritrattato tutto.

Una testimonianza di cui il giudice non ha tenuto conto, arrivando così ad affermare la responsabilità di Paolo Albanese nella ricettazione delle due opere d’arte, il cui valore non è mai stato quantificato ma che per i proprietari rappresentava un patrimonio importante. Nel frattempo era stato riconosciuto colpevole anche per le rapine a un portavalori, a Lurate Caccivio il 14 novembre 2016, e in abitazione a Novedrate il 21 gennaio 2017. Pa.Pi.