Scontri in occasione di Como-Varese: identificati i tifosi

Le indagini attraverso le telecamere della polizia e di alcuni privati. Nomi già trasmessi in Procura

Gli scontri

Gli scontri

Como, 23 gennaio 2018 - Sono una quindicina i tifosi del Calcio Como identificati dalla polizia della Questura di Como, i cui nominativi sono stati trasmessi ieri in Procura. Tutti sono accusati di aver partecipato agli scontri prima e dopo la partita tra Como e Varese di domenica 14 gennaio, nella zona attorno allo stadio Sinigaglia. I loro nomi sono il primo esito, e non definitivo, del lavoro svolto dalla Digos della Questura di Como, analizzando soprattutto filmati realizzati dalla polizia stessa, o acquisiti da privati. Una ricostruzione molto difficile, in quanto tutti i partecipanti ai disordini, circa un centinaio, hanno agito con il volto coperto da sciarpe. Quindi, se da un lato i componenti delle tifoserie più accese sono ben conosciuti dalla polizia, dall’altro si poneva il problema di dimostrare la loro effettiva presenza domenica nei luoghi degli scontri.

Per ciò che riguarda eventuali Daspo, i provvedimenti che inibiscono la partecipazione a eventi sportivi, la loro notifica sarà di competenza della Questura, ma quella domenica erano stati commessi molti reati, che ora sarà compito della Procura qualificare e attribuire, in base agli elementi raccolti e rappresentati all’autorità giudiziaria: si va dai danneggiamenti aggravati, alle lesioni a due poliziotti, uno dei quali colpito a un ginocchio da un sasso lanciato da un tifoso, fino alla resistenza a pubblico ufficiale, il lancio di oggetti pericolosi, creando un clima di guerriglia urbana nella zona compresa tra lo stadio, viale Rosselli e viale Masia. Le due tifoserie non erano mai venute a diretto contatto, nei due momenti in cui la città era stata praticamente paralizzata dai tifosi lariani: verso le 14, al momento dell’arrivo dei bus che trasportavano i tifosi varesini, e tra le 16.30 e le 17, quando i tre bus avevano percorso il tragitto opposto, riportando i supporter avversari alla stazione ferroviaria di Grandate. Nelle prossime ore avverranno presumibilmente le iscrizioni sul registro degli indagati.