Como, il racconto della donna stuprata: "Botte e violenza, il mio orrore nella cabina"

La brutale aggressione a pochi metri dal palazzo di giustizia: la vittima è stata lasciata a terra insanguinata

La cabina dove si è verificata l'aggressione

La cabina dove si è verificata l'aggressione

Como - Ha confermato tutto, ripercorso ogni momento vissuto il 7 agosto, quando era stata imprigionata in una cabina del telefono di piazza Vittoria, picchiata e violentata. Ieri mattina, durante l’incidente probatorio che si è svolto davanti al gip di Como, Carlo Cecchetti, è stata congelata la testimonianza della vittima del grave abuso sessuale avvenuto a pochi metri dal Palazzo di giustizia, per il quale è detenuto Ghulam Shabbir Imran, pakistano di 41 anni senza fissa dimora. La stessa condizione in cui si trova la vittima, una donna bulgara di 58 anni, che ieri ha raccontato anche le conseguenze a cui è andata incontro durante quell’aggressione: Imran, che ancora ieri ha riconosciuto come l’autore di ciò che aveva vissuto, l’aveva bloccata all’interno di una delle 3 cabine del telefono, picchiata e ferita con cocci di vetro, e poi violentata. L’aveva lasciata in quelle condizioni, accasciata a terra e insanguinata, finché una donna aveva dato l’allarme e chiamato i soccorsi. Imran era stato rintracciato poco dopo, arrestato e portato in carcere, dove si trova ancora oggi.

Ieri era presente durante l’incidente probatorio, videocollegato in una sala separata da quella della vittima, senza poter intervenire durante la drammatica testimonianza. In questi mesi, la donna ha già dovuto subire due interventi per curare le ferite che le erano state inflitte, e dovrà farne un terzo a breve. L’incidente probatorio, che costituisce anticipazione processuale, è durato un paio d’ore, ed è stato chiesto a causa delle condizione di precarietà esistenziale della vittima, che non ha una dimora fissa e potrebbe non essere più rintracciabile in futuro.

Ora il sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso, deciderà se formalizzare l’imputazione per Imran, o se disporre altri accertamenti per ricostruire ciò che è avvenuto quella sera, intorno a mezzanotte. Ma nel frattempo, occorrerà attendere l’esito di un’ulteriore consulenza medica, quella che farà seguito al terzo intervento a cui sarà sottoposta la vittima.