Como, sgomberata la baraccopoli nell'ex scalo merci di San Giovanni

Trenta clochard cacciati per far posto a un albergo e un'area commerciale

Lo sgombero

Lo sgombero

Como, 2 dicembre 2020 - Dovranno cercare un altro rifugio in cui andare a dormire una trentina di senzatetto che questa mattina sono stati sgombrati dalla baraccopoli allestita all'interno dell'ex scalo merci a ridosso della stazione San Giovanni. Le operazioni di sgombero dell'area sono iniziate alle 9, con un blitz della polizia, i carabinieri e gli agenti della polizia locale che sono entrati all'interno dell'area raccogliendo i senza fissa dimora, sorpresi e anche amareggiati all'idea di dover raccogliere le loro cose e abbandonare l'area. Sul posto fin dalla prima mattinata c'erano anche i volontari delle associazioni del Terzo Settore che aiutano i clochard, grazie a un tam tam diffuso via social ieri sera appena si è saputo che da Palazzo Cernezzi era arrivato il via libera per lo sgombero dell'area dove sorgerà, tra l'altro, un albergo. 

Tutti i clochard sono stati identificati, molti di loro sono afghani e pakistani richiedenti asilo, e sottoposti a tampone. I volontari li hanno invitati a trasferirsi nei due dormitori aperti a Borgovico e San Rocco per l'Emergenza Freddo. Il rischio è che molti di loro che non sono in regola con i documenti decidano di non seguire questa via e continuare a dormire in strada, ma non allo scalo merci dove a partire da domani arriveranno i bulldozer per abbattere tutte le baracche e spianare l'area.