Emergenza profughi a Como, il sindaco Lucini: "Situazione preoccupante"

"Difficile continuare a gestirla solo a livello locale. Sono necessarie soluzioni più adeguate”

Profughi, emergenza a Como in stazione San Giovanni (Cusa)

Profughi, emergenza a Como in stazione San Giovanni (Cusa)

Como, 8 agosto 2016 - Il sindaco di Como Mario Lucini ha svolto questa mattina un nuovo sopralluogo alla stazione Como San Giovanni. “La situazione sta diventando preoccupante - spiega il primo cittadino - La mobilitazione della cittadinanza, dei volontari e delle associazioni, lo sforzo di coordinamento di Prefettura e Comune, il prezioso impegno delle forze dell’ordine, non sono sufficienti a garantire, nel lungo periodo e a fronte di presenze che ormai superano le 400 persone, risposte adeguate.

E' necessaria una presa di coscienza del problema a livello nazionale, per la gestione degli afflussi in città, per l’attivazione dei necessari contatti a livello internazionale e per l’adozione di indispensabili misure di supporto a quanto già messo in campo dal territorio”. Al momento non si registrano problemi di ordine pubblico, né particolari emergenze di carattere igienico-sanitario. Conferma Lucini, “ma è necessario e urgente trovare soluzioni dignitose per le persone e anche per la città”. Da qui i contatti con la Prefettura “con cui si sta valutando la possibilità di trovare risposte più adeguate per l’ospitalità notturna provvisoria”.

Da questa mattina, nel frattempo, alla stazione è stato predisposto un presidio medico-sanitario fisso, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 10 del mattino e dalle 20 alle 22.30: in campo, tra gli altri, ci sono Croce Rossa, Ats, Azienda ospedaliera Sant’Anna, Ordine dei medici, Ordine dei farmacisti e Ordine degli infermieri. Nell’area della stazione, sono previste inoltre le seguenti attività: il Comune di Como garantisce il coordinamento generale delle azioni e degli specifici servizi che vengono assicurati dai diversi enti, organismi ed associazioni interessati, la Croce Rossa Italiana è l’unico punto di riferimento per gli aspetti igienico-sanitari, gestendo il coordinamento delle relative azioni ed assicurando la presenza di un presidio mobile sanitario, nonché l’installazione di moduli di servizi igienici in prossimità della stazione, d’intesa con il Comune di Como e Centostazioni, la Caritas Diocesana coordina le attività relative alla preparazione e alla fruizione dei pasti, attraverso le mense già presenti sul territorio e la Rete dei servizi per la grave marginalità.

Coordina inoltre la regolare fruizione delle docce presenti negli spazi messi a disposizione dal Collegio Gallio, nonché la distribuzione del vestiario, della biancheria e di altri generi di prima necessità raccolti dalla Croce Rossa Italiana. Quanto, infine, alla raccolta di generi di prima necessità, si ha bisogno soprattutto di acqua in bottigliette da mezzo litro, e poi di riso, viveri a lunga conservazione come tonno in scatola, legumi e verdure in scatola, pomodori da sugo in scatola, latte a lunga conservazione, crackers, succhi monodose, coperte, scarpe e biancheria intima nuova, accappatoi e salviettoni, prodotti per l’igiene personale. I generi vanno consegnati in via Italia Libera 11 a Como, alla sede della Croce Rossa. Le donazioni sono invece raccolte da Caritas attraverso il conto corrente bancario presso Credito Valtellinese - IBAN: IT 95 F 05216 10900 0000 0000 5000 intestato a Caritas Diocesana di Como - viale Battisti 8 - 22100 Como. Nella causale indicare "emergenza stazione".