Como, Lario bello e fragile: Legambiente denuncia il pericolo microplastiche

L'allarme lanciato nel corso di un convegno che si è svolto in mattina in città

La Goletta dei Laghi raccoglie campioni d'acqua

La Goletta dei Laghi raccoglie campioni d'acqua

Como, 19 Maggio 2018 - Una bellezza fragile quella del lago di Como, al centro di un convegno organizzato da Legambiente nel salone della Fondazione Ca' d'Industria. "Vogliamo avviare una riflessione di ampio respiro sul rapporto della città con il suo bene più prezioso: il lago - spiega Chiara Bedetti, presidente del circolo Legambiente di Como -Analizzando quali sono i principali fattori inquinanti per migliorare a qualità delle acque e la balneabilità del primo bacino". Punto di partenza l'efficientamento del sistema fognario della città, per evitare che acque non trattate entrino nel Lario. 

Oltre alla qualità a livello biologico del lago, preoccupa anche l’inquinamento da microparticelle di plastica, come evidenziato dai rilievi effettuati dalla Goletta dei Laghi, che vedrà tornare l’equipaggio del Cigno Verde sul Lario nella prima settimana di luglio. Il lago di Como, infatti, presenta una densità media di 157mila particelle di microplastiche per chilometro quadrato, con un picco di oltre 500mila particelle nel secondo transetto collocato più a nord, in corrispondenza del restringimento tra Dervio (Lc) e Santa Maria Rezzonico (Co). Non solo il bacino, ma anche i fiumi emissari ed immissari sono stati presi in considerazione nello studio. Nel caso del Lario, nell’Adda sono state rilevate 0,26 particelle ogni metro cubo di acqua, con un incremento del 62% del numero di microplastiche a valle del depuratore.