Como, giornata dell'ipertensione: comaschi in coda in piazza del Duomo

Successo per l'iniziativa legata alla prevenzione organizzata dall'ospedale Sant'Anna

I medici del Sant'Anna impegnati oggi in piazza Duomo

I medici del Sant'Anna impegnati oggi in piazza Duomo

Como, 17 maggio 2018 - Comaschi in coda in piazza Duomo per sottoporsi ai controlli gratuiti della pressione arteriosa. Sono stati 185 i cittadini che si sono presentati stamattina allo stand dell'Asst Lariana. L'Azienda ha aderito anche quest'anno alla XIV Giornata Mondiale contro L'Ipertensione, organizzata a livello nazionale dalla Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa (SIIA) e promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League. L'evento comasco era inserito anche nell' H-Open Day di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, dedicato alla prevenzione della malattie cardiovascolari, e rientra nelle attività del progetto "Ci mettiamo il cuore. Per la parità di genere" di Regione Lombardia.

Il Centro per l'Ipertensione del presidio comasco ha offerto anche il colloquio con il medico specialista ospedaliero Claudio Pini, responsabile del Centro Ipertensione, coadiuvato dall'infermiera Francesca Carrozza. All'evento hanno partecipato anche alcuni studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell'Università dell'Insubria - Como. Alessandra Bianchi, Natasha Bordoli, Angelo Muratore e Luca Pinardi. Inoltre, l'Asst si è avvalsa della collaborazione e del supporto logistico del Comitato locale della CRI di San Fermo della Battaglia. Le persone che hanno a partecipato allo screening - la maggioranza erano donne - avevano più di 65 anni, seguite dalla fascia di età 50-65, poi dalla fascia 30-50 e infine dalla fascia under 30. Scopo della giornata era quello di diffondere un messaggio sull'importanza di conoscere e tenere sotto controllo i valori della propria pressione poichè l'ipertensione è il principale fattore di rischio delle malattie cardio-cerebro-vascolari che rappresentano la prima causa di morte al mondo. In Italia gli ipertesi sono 16 milioni e solo una persona su tre ha la pressione ben curata. Fondamentale, dunque, proporre alla cittadinanza momenti per ricordare la necessità di effettuare controlli periodici, di condurre corretti stili di vita e di ribadire l'importanza di seguire l'eventuale terapia farmacologica prescritta dal medico. "Abbiamo cercato di coinvolgere maggiormente persone giovani o comunque non in terapia - ha specificato Pini -. Nella fascia di età tra i 35 e i 50 anni abbiamo registrato alcuni casi di pressione con valori non nella norma e non controllati, un dato che riflette il trend nazionale. Si tratta in genere di persone che hanno una vita piena e impegnata - prosegue il medico -, ma che non controllano la pressione e possono quindi scoprire occasionalmente, in eventi come quello di oggi, di avere alcuni picchi che li espongono a problemi come potenziali ictus. Tra chi invece segue una terapia farmacologica la situazione riflette il dato nazionale con il 40% dei pazienti con la pressione ben controllata e un restante 60% che invece non la controlla in modo ottimale".