Como, sulla pietra d'inciampo è scivolato il Comune: errore nell'incisione

Presentata in consiglio in pompa magna e dedicata alla memoria di Aldo Raffaello Pacifici, ma il nome riportato sopra è sbagliato

L'assessore Francesco Petignano presenta la pietra d'inciampo sbagliata

L'assessore Francesco Petignano presenta la pietra d'inciampo sbagliata

Como, 21 gennaio 2020 - Vittima dei nazisti e anche dell'ortografia Aldo Raffaello Pacifici, morto nel campo di concentramento di Auschwitz l'8 agosto del 1944 dove fu deportato dopo l'arresto in città. A lui il Comune di Como aveva deciso di dedicare una pietra d'inciampo, la prima posata in città, ma quella arrivata nei giorni scorsi direttamente dalla Germania dall'atelier dell'artista Gunter Demnig, che ne ha già realizzate più di settantamila posate un po' in tutto il mondo, è sbagliata. Nell'incisione anziché Raffaello c'è scritto Raffello e così il primo a incespicare sulla pietra d'inciampo è stato il Comune che senza accorgersi dell'errore l'ha presentata, in pompa magna, nel corso della seduta del consiglio comunale cittadino. 

Ai tempi dei social c'è voluto poco perché l'errore venisse svelato e così a Palazzo Cernezzi hanno fatto marcia indietro spiegando che si erano accorti dell'errore ma non volevano far slittare la cerimonia già in programma per il Giorno della Memoria. Così lunedì prossimo in biblioteca al nipote di Raffaello Pacifici verrà consegnata la pietra sbagliata che però non verrà posata in via Brogeda 11, l'ultimo domicilio conosciuto del nonno, dove sarà collocata quella corretta non appena arriverà dalla Germania.