Como, cartelli contro zingari e abusivi al mercato: la Lega sta con Confesercenti

Per Rifondazione Comunista si tratta di un'iniziativa razzista

I manifesti affissi da Confesercenti

I manifesti affissi da Confesercenti

Como, 16 settembre 2015 - "Siamo per il mercato libero da: abusivi, zingari e falsi mendicanti". Sono i cartelli comparsi in vari punti del mercato coperto di Como, tra via Sirtori e via Mentana, e firmati da Confesercenti Associazione Nazionale Venditori Ambulanti. Una presa di posizione contro ogni genere di fissa dimora, che costantemente staziona a ridosso degli ingressi, che si affacciano su entrambe le vie, e che costantemente chiedono denaro e offerte ai passanti e alla clientela dei commercianti.

Un tema che non è nuovo, sul quale le associazioni di commercianti si sono più volte mobilitate, chiedendo interventi anche delle forze di polizia, e che sembra essere inestirpabile. L’iniziativa ha sollevato la reazione delle sinistre cittadine, tra cui Rifondazione Comunista, che ha così commentato: "Apprendiamo con sdegno, estrema indignazione e rabbia che ancora una volta Como è balzata agli onori della cronaca per un fatto di becero razzismo. In città, nel Mercato comunale, uno spazio pubblico tra l’altro recentemente messo a nuovo con un cospicuo investimento della collettività, cittadini e cittadine, comaschi e non, debbano subire la vergogna della vista di un foglio verde e orribile nel quale con evidenti connotazioni razziste si esprime il desiderio che il Mercato sia libero da abusivi, zingari, falsi mendicanti".

Massima solidarietà a Confesercenti e Anva e pieno appoggio alla loro campagna per liberare il mercato da abusivi, zingari e falsi mendicanti. E' l’illegalità che va rimossa dai mercati, non i cartelli”. Così il deputato leghista canturino Nicola Molteni, dopo l’iniziativa della Confesercenti-Anva lariana che ha scatenato polemiche e accuse da parte, tra gli altri, dell’amministrazione comunale, a cui risponde il parlamentare del Carroccio: “Nessuno parli di ‘razzismo’ o ‘discriminazioni’, accuse senza senso. Se ci sono dei discriminati, oggi, sono gli ambulanti onesti che lavorano tutto il giorno, dovendo convivere forzatamente con la concorrenza sleale degli abusivi e con questuanti molesti che fanno scappare la clientela, importunano i cittadini e mettono a rischio la loro sicurezza. Confesercenti e Anva hanno ragioni da vendere, la loro protesta è la nostra protesta. L’amministrazione, invece di gridare allo scandalo, dovrebbe darsi una mossa per risolvere i problemi”.