Colpo grosso a Campione: il basista patteggia

Non c'è traccia del bottino

casinò di Campione

casinò di Campione

Campione d'Italia (Como), 8 dicembre 2018 - Il basista della rapina al Casinò di Campione d’Italia ha scelto di patteggiare. I suoi avvocati, Edoardo Pacia e Davide Giudici, hanno trovato con il sostituto procuratore di Como Daniela Moroni un accordo a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Una sanzione che dovrà ancora essere vagliata dal giudice, ma che tiene conto della condotta collaborativa tenuta da Roberto Bernasconi, 53 anni, di Mendrisio, ex responsabile dell’area slot e tavoli della casa da gioco campionese, arrestato a fine maggio. Era stato il primo a essere individuato dai carabinieri di Campione d’Italia, come l’uomo che la mattina del 28 marzo aveva aperto la porta all’esecutore materiale del colpo, un bottino da 756mila franchi rapinato nell’ufficio casse dopo aver aggredito i due impiegati.

Bernasconi aveva utilizzato il suo badge per consentire al complice di prendere l’ascensore riservato al personale. A luglio gli inquirenti avevano arrestato altri due uomini, ritenuti gli organizzatori della rapina: Marco Robustelli, 52 anni di Faloppio, e Severino Matteri, 54 anni di Garzeno. Per loro è stato chiesto il processo con giudizio immediato: non hanno mai reso dichiarazioni, nemmeno durante l’incidente probatorio che si è svolto a settembre. All’appello mancano ancora due elementi: l’identità dell’uomo che quella mattina - armato di pistola, con occhiali e baffi finti - aveva fatto irruzione nel casinò, e il consistente bottino.