Colpi di forbice sul suo neonato: indagata mamma ventenne

Secondo il perito la giovane era totalmente incapace di intendere e volere al momento dell'aggressione

i soccorsi

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Como, 21 aprile - Aveva gestito la gravidanza senza che nessuno se ne accorgesse. E il suo bambino l’ha fatto nascere nel bagno di casa, a Como, dove ha tentato, secondo la sua versione, di tagliare il cordone ombelicale con le forbici. Secondo l’accusa, invece, con quelle forbici avrebbe colpito più volte il neonato, ferendolo in varie parti del corpo, tanto che ora è indagata per tentato omicidio. Il bambino si è fortunatamente salvato e questo grazie all’intervento dei genitori della ragazza, una ventenne di Como, che a luglio dello scorso anno si era trovata al termine di una gravidanza di cui nessuno sapeva nulla. La giovane era in una condizione di confusione mentale, dovuta prevalentemente alla scoperta della gravidanza, contestuale alla fine della relazione con il suo fidanzatino. Il neonato era stato colpito al collo, al petto, persino al volto, provocandogli una lesione alla lingua all’interno della bocca, con un paio di forbici di medie dimensioni, trovate in casa.

I genitori della ragazza, non appena si erano resi conto che qualcosa non andava, si erano precipitati in bagno e avevano chiamato i soccorritori del 118 che erano intervenuti in tempo ed erano riusciti a salvare il neonato. Sulla stabilità mentale della ragazza erano fin da subito sorti dei dubbi. Così il sostituto procuratore di Como, Antonio Nalesso, ha affidato una consulenza clinica allo psichiatra Nicola Molteni. Il quale ha stabilito la totale incapacità di intendere e volere della ventenne al momento del fatto, e allo stesso tempo l’assenza di ogni forma di pericolosità sociale della stessa. La ragazza, alla quale non è mai stata applicata nessuna misura cautelare, a maggio comparirà davanti al gup di Como, per essere assolta in quanto incapace di comprendere cosa stava facendo. Il bimbo, nel frattempo, è stato affidato al Tribunale dei Minori di Milano e dato in adozione.