ROBERTO CANALI
Cronaca

Como, i funerali di Chiara Rossetti: “Ti porteremo con noi su tutte le strade che percorreremo”

Oltre un centinaio gli scout giunti da tutta la Lombardia per l’addio alla giovane travolta da un albero caduto sulla tenda del campo allestito a Corteno Golgi

Chiara Rossetti, morta a 16 anni e i tantissimi scout che hanno voluto salutarla per l'ultima volta

Chiara Rossetti, morta a 16 anni e i tantissimi scout che hanno voluto salutarla per l'ultima volta

Como, 27 luglio 2023 - Una folla di scout arrivati da tutta la città, ai quali sono unite delegazioni giunte da Lecco e Sondrio, gli amici e le amiche, i compagni di classe del Centro di formazione professionale di Monte Olimpino e tutti i giovani della parrocchia e dell’oratorio di Tavernola dove Chiara era conosciutissima insieme a tutta la sua famiglia.

Dopo i giorni, concitati, della tragedia è arrivato anche il giorno del dolore con l’addio di un’intera comunità a Chiara Rossetti, la giovane guida scout di appena 16 anni che la notte di lunedì ha perso la vita a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, travolta dal tronco di un albero schiantato dal vento che si è abbattuto sulla tenda in cui dormiva insieme ad altre otto compagne. “Oggi ci ritroviamo qui a piangere, il libro della Sapienza ci dice che è l’invidia del Diavolo che segna questo dolore e lo segna in un modo che ci fa male. Non riusciamo a credere che il Dio della vita possa darci un dolore così grande - ha spiegato nell’omelia don Roberto Bartesaghi -. Ma il Dio che Chiara ha scelto, quel Dio per cui si è fatta ragazzo dei cinque pani e cinque pesci è il Dio della consolazione. Per questo oggi siamo qui, di fronte al dolore Dio sa risanare. Tre mesi fa abbiamo vissuto la prova della morte di Bianca, quanti ragazzi hanno trovato la forza di superare quel dolore grazie alla forza che lei ci ha dato. Il nostro è il Dio della vita che vince la morte, attraverso la Resurrezione. Non lasciamo che l’invidia del Diavolo ci rubi il sorriso di Chiara. Non permettiamo che ci rubi la bellezza di ciò che Dio ci ha donato. Chiediamo a Dio di starci vicino, che ci aiuti a intuire e comprendere”. Nel corso delle esequie è stato letto anche un messaggio rivolto alla comunità di Tavernola e alla famiglia dal vescovo di Como, il cardinale Oscar Cantoni. Tante le testimonianze che gli amici di Chiara, al termine della messa, hanno voluto indirizzare all’amica strappata loro così presto. “Chiara ha ricoperto diversi ruoli nella mia vita, oltre a essere diventata la mia migliore amica è diventata anche una sorella. Come tutte le ragazze di 16 anni aveva momenti tristi, ma superava tutto con il sorriso. Sono sicuro che rimarrai la mia migliore amica per sempre, hai lasciato un segno indelebile nella mia vita. Ti voglio bene”. “Ciao Chiaretta, mi hai insegnato a fare la chierichetta otto anni fa, giusto l’altro giorno mi hai insegnato a usare il turibolo - ha ricordato l’amica Francesca - Mi ricordo la sera prima di partire per il campeggio, ci siamo promessi che ci saremo incontrate al tuo ritorno”. “Parlare qui oggi è davvero tanto difficile - l’hanno ricordata gli scout dei gruppi Como, Lecco e Sondrio - Tanti perché e tante domande offuscano la nostra mente. Chiara tu sei un dono per ognuno di noi, soprattutto per il tuo gruppo e gli scout della nostra zona che si stringono attorno ai tuoi cari con affetto e conforto. Non è facile accettare la tragicità di certi eventi, si può solo se ci stringiamo, per sentirti sempre presenti con noi”. “Negli occhi di ognuno di noi quella notte si leggeva la paura, ma abbiamo sperato fino all’ultimo in una buona notizia – ha ricordato un amico - Baden Powell diceva che non esiste buono o cattivo tempo, ma buona o cattiva attrezzatura e la nostra era adeguata come sempre, ma purtroppo…”. “Rimarrai una scout per sempre e noi ti porteremo con noi su tutte le strade che percorreremo”. Parole accompagnate dalle lacrime e culminate con il saluto sul sagrato della chiesa di Cristo Re, con l’omaggio dei gruppi scout e degli amici e l’abbraccio alla famiglia, prima di un lungo e ininterrotto applauso che ha salutato la partenza del feretro.