Cernobbio, tragedia sul lavoro: mobilitazione dei sindacati

"Tutti abbiamo perso, indipendentemente dalle responsabilità dell’accaduto"

I soccorsi

I soccorsi

Cernobbio (Como), 27 gennaio 2017 - Una sconfitta per tutti la morte di Ezio Pallais, l’operaio cinquantottenne di Aosta morto dopo essere precipitato dalla parete che stava mettendo in sicurezza, all’interno del complesso di Villa d’Este. A mettere l’accento sull’ennesima morte bianca sul Lario ci pensano i sindacati dei lavoratori, in un comunicato congiunto firmato da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. «Tutti abbiamo perso, indipendentemente dalle responsabilità dell’accaduto – spiegano i segretari Riccardo Cutaia, Roberto Turri e Renzo Andreotti – Oggi abbiamo perso come sindacato, ma soprattutto come società civile. Questa grave perdita deve spingerci a vegliare ogni giorno sulle condizioni di lavoro di tutti gli operatori del settore, per raggiungere il più alto livello di sicurezza possibile. Ogni persona che lavora onestamente per il suo futuro e quello della propria famiglia ha il diritto di riabbracciare i propri cari la sera, alla fine della sua giornata in cantiere».

Toccherà alla Procura di Como, attraverso le indagini dei carabinieri e dei tecnici dell’Ats Insubria stabilire cos’è accaduto giovedì pomeriggio in via Regina Vecchia, dove l’operaio dipendente di una società di Aosta era al lavoro fin dalla mattina insieme a un collega per collocare una rete paramassi. Di sicuro in Lombardia, e la provincia di Como non rappresenta un’eccezione, gli incidenti sul lavoro specie nel settore dell’edilizia continuano a essere troppi. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2016, documentano ben 116.049 incidenti sul lavoro alcuni dei quali mortali, di questi 5.537 si sono registrati nella nostra provincia.