Cento giorni senza pioggia: Po a secco

Cento giorni senza pioggia: il Ticino è a -75% di portata e il Po alla Becca (nella foto), ieri a -3,23 dallo zero idrometrico, è più basso che a Ferragosto. "Una situazione - dice Stefano Greppi, presidente di Coldiretti Pavia - che mette in serio pericolo le produzioni nelle campagne, dove le coltivazioni seminate in autunno come orzo, frumento iniziano ora la fase di accrescimento che rischia di essere compromessa dalla siccità. Ma a preoccupare sono anche le ormai prossime semine di mais e riso: con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più problematiche". In base ai dati dell’Osservatorio delle crisi idriche, convocato ieri dell’Autorità di bacino del Po, la temperatura invernale è stata più alta di 2,1-2,5 gradi rispetto alla media stagionale e l’inverno 2021-2022 uno dei più secchi di sempre, con un deficit medio di precipitazioni al -65%. "Regione Lombardia - dice Massimo Sertori, assessore regionale a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche, dopo la riunione di ieri dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del Distretto del Po - sta valutando l’adozione di deroghe al deflusso minimo vitale, così come previsto dal vigente programma di tutela e uso delle acque per far fronte alla carenza idrica". "Il Covid e l’attuale guerra in Ucraina - sottolinea il presidente di Coldiretti Pavia - stanno evidenziando la centralità del cibo e della sovranità alimentare come cardine strategico per la sicurezza, soprattutto in un Paese deficitario come l’Italia. Bisogna quindi agire su tutti i fronti possibili per evitare un’ulteriore contrazione della produttività agricola".