Castelmarte, tutti a ballare vicini a volto scoperto

Agenti della polizia di Stato e locale hanno fatto irruzione nella discoteca New Jimmy

Migration

Casdtelmarte (Como), 27 ottobre 2020 - Nonostante l’entrata in vigore dell’ultima ordinanza di Ministero della Salute e Regione Lombardia, che vieta l’attività dei locali notturni, la discoteca New Jimmy di Castelmarte era aperta al pubblico, con al suo interno gente che ballava, senza mascherina e senza osservare le distanze raccomandate. Ma domenica sera ha ricevuto la visita degli agenti della Divisione di polizia amministrativa della Questura di Como, assieme alla Polizia locale di Canzo, in servizio per fare controlli mirati sul rispetto della limitazioni entrate in vigore poche ore prima. Il locale è andato incontro alla chiusura immediata, ma non è stata l’unica violazione rilevata.

Le persone presenti all’interno del locale non indossavano la mascherina e non rispettavano il previsto distanziamento sociale. Inoltre non era stata prevista la differenziazione tra l’entrata e l’uscita, e non c’erano i cartelli obbligatori con l’informazione preventiva multilingue sul Covid-19, e sul numero massimo di persone da ammettere nel locale. I soprabiti dei clienti non erano riposti in sacchetti individuali, cosi come disposto dalla normativa, e all’ingresso non veniva misurata la temperatura. Una quantità di violazioni, per le quali il titolare è andato incontro alla sanzione amministrativa che varia da un minimo di 400 fino a mille euro, riducibile a 280 se il pagamento viene effettuato entro cinque giorni. Ma alla multa farà seguito anche la chiusura per cinque giorni elevata dalla Prefettura, da applicare una volta che le attività in argomento potranno tornare a operare.

L’aumento dei controlli, ulteriormente intensificato a fronte dell’incremento dei contagi, è sfociato anche nella chiusura per 5 giorni del bar Comino di via Milano a Como, anche in questo caso con relativa sanzione amministrativa. La polizia ha riscontrato la mancata predisposizione dell’informativa multilingue, così come la comunicazione del numero massimo di clienti da ammettere al locale. È stato inoltre contestato il mancato rilevamento della temperatura corporea sia dei clienti che dei dipendenti, e la mancanza di prodotti igienizzanti. Negli ultimi mesi sono ormai numerosissimi i locali controllati e sanzionati sia dalla polizia che dalle altre forze dell’ordine impegnate nel verificare il rispetto della normativa sanitaria, il cui fine è sempre prevenire e arginare il contagio. Servizi che quindi continueranno con mirate e specifiche attività di controllo nei luoghi maggiormente frequentati, a rischio di assembramenti, e quindi di maggiore contagio.