Casinò di Campione, i sindacati firmano: accordo per riaprire

Campione d’Italia, taglio sostanzioso agli stipendi. "Adesso possiamo tornare a guardare al futuro". Unica contraria la Cisl

Casino di Campione in una foto di archivio

Casino di Campione in una foto di archivio

Campione d'Italia (Como) - Ci sono volute settimane di trattative, ma alla fine a Campione d’Italia è stata raggiunta l’intesa tra proprietà e sindacati per il nuovo contratto collettivo che verrà applicato ai lavoratori del Casinò. L’ultimo passo per la riapertura della casa da gioco, chiusa dal 27 luglio del 2018 per decisione del Tribunale fallimentare di Como. Il nuovo accordo, siglato da tutte le sigle sindacali tranne la Fisascat Cisl che si è chiamata fuori, "perché i margini per i lavoratori erano troppo stretti, soprattutto dal punto di vista economico", prevede uno stipendio base di 3.600 franchi svizzeri, pari a 3.400 euro, nettamente più basso rispetto ai 6mila franchi lordi previsti nel vecchio accordo per i croupier.

Il Casinò di Campione sarà anche la prima casa da gioco in Italia dove i lavoratori dovranno rinunciare alla quattordicesima, l’unico modo secondo l’amministratore unico, Marco Abrosini, per rimanere sul sentiero strettissimo tracciato dai giudici in sede di concordato di continuità. Adesso che l’intesa è stata raggiunta si potrà procedere all’assunzione dei 174 dipendenti chiamati, da qui a fine anno, a rimettere in piedi la struttura per poter accogliere i giocatori. "Un momento storico per tutta la nostra comunità – sottolinea l’assessore Paolo Bortoluzzi che è anche un ex dipendente – Adesso che il Casinò riapre possiamo tornare a guardare con fiducia al futuro".