Conti in rosso e futuro nero, il Casinò di Campione punta tutto sul giallo

I cinesi avranno una loro casa da gioco

Il casinò di Campione d'Italia

Il casinò di Campione d'Italia

Como, 18 dicembre 2017 - Tra il rosso dei conti in affanno e il nero di un futuro ancora tutto da definire, a Campione d’Italia hanno deciso di puntare sul giallo per risolvere tutti i loro problemi. Il paragone non suoni irriverente, nell’ex-clave italiana sul Ceresio da tempo i cinesi non solo sono di casa ma sono anche i benvenuti. È grazie a loro se anche negli anni della crisi più nera, dopo il crollo dell’economia nel 2009, la casa da gioco su cui si regge l’economia dell’intera comunità è riuscita a mantenersi a galla raggiungendo anche il primato di presenze a discapito di Sanremo e Venezia. Merito dei piccoli negozianti di via Paolo Sarpi e dei terzisti di Lomellina e Piacentino, più popolari a Campione dei Paperoni con gli occhi a mandorla che si sono comprati a suon di milioni l’Inter e il Milan.

Arrivano qui tutti i giorni della settimana, spesso prendendo l’autobus con le insegne del Casinò che si può prendere gratis di fronte al Cimitero Monumentale, hanno la passione del gioco ma anche il senso degli affari e quando si tratta di puntare lo fanno in massa preferendo il punto banco, un loro gioco tradizionale, alla roulette. Da gennaio del 2019 a Campione avranno addirittura una casa da gioco apposta per loro: si chiamerà Dragon Casinò e ad accoglierli ci saranno hostess cinesi, croupier bilingue e tra una giocata e l’altra potranno gustare squisitezze della cucina cantonese. Una dependance del Casinò Campione d’Italia che nei giorni scorsi ha acquistato dal Comune l’antica Villa Mimosa, in vendita senza successo dal 2013 e adesso ceduta per 5 milioni di euro. Mai come in questo caso la mano destra pagherà la sinistra visto che il Casinò è interamente detenuto dal Comune di Campione, anche se entrambi navigano in cattive acque. A lanciare l’allarme era stato nel luglio scorso il sindaco Roberto Salmoiraghi

. «Negli ultimi dieci anni il Comune è passato da un avanzo di 34 milioni di franchi (30 milioni di euro ndr) a un debito di oltre trenta milioni di franchi ai quali vanno aggiunti altri 2 milioni di euro. La casa da gioco ha sulle spalle un debito da 106 milioni e 800mila franchi (92 milioni di euro)». Da allora la situazione non è migliorata: da tre mesi i 200 dipendenti comunali sono senza stipendio e in più si è dimesso anche l’assessore al Bilancio. I cinque milioni che arriveranno grazie all’alienazione di Villa Mimosa consentiranno forse di pagare loro gli arretrati, ma per il 2018 si parla già di decurtazione degli stipendi. Una razionalizzazione che è in corso da mesi anche al casinò, malgrado i benefici portati dalla svalutazione dell’euro nei confronti del franco svizzero.

Nessuno può sapere se i cinesi da soli riusciranno a salvare Campione, ma in paese ci sperano così tanto che il casinò li ha inseriti anche all’interno del proprio piano industriale. Grazie all’accordo con Novomatic, il colosso delle slot machine e del gioco online che ha messo sul piatto 5 milioni di euro, Villa Mimosa verrà completamente restaurata in attesa di aprire i battenti a partire dal 2019. Per Campione d’Italia si tratterà davvero dell’Anno del Dragone.