Campione d'Italia, casinò chiuso da 100 giorni: Roma prende tempo

Il 15 novembre quando è atteso il giudizio del Tar sul ricorso presentato dal Comune

Il casinò di Campione

Il casinò di Campione

Campione d'Italia (Como), 6 novembre 2018 - Compleanno amaro a Campione d’Italia dove da ormai 100 giorni il casinò è chiuso e malgrado gli appelli e i cortei di protesta poco o nulla è accaduto. Malgrado le sollecitazioni di Federgioco prendono tempo i ministeri, difficilmente una soluzione arriverà sul tavolo prima del prossimo 15 novembre quando è atteso il giudizio del Tar sul ricorso presentato dal Comune, il Casinò e dalla Banca Popola di Sondrio contro la decisione del Tribunale di Como di dichiarare fallita la casa da gioco.

In pochi credono che possa essere il Tar a risolvere un pasticcio che ha gettato sul lastrico il paese, ma così la politica guadagnerà ancora un po’ di tempo. Chi invece non può più permettersi di aspettare sono i lavoratori, della casa da gioco e del Comune, questi ultimi pronti a scioperare il prossimo 8 e 9 novembre per ricordare che è dal marzo scorso che non percepiscono lo stipendio e sono in attesa anche della tredicesima del 2017. Ottantasei di loro sono stati inseriti anche nelle liste di mobilità e nei prossimi giorni a mandare avanti il paese saranno in sedici, troppo pochi secondo i sindacati di categoria che sperano ancora in una deroga del ministero tenendo conto dello status di ex clave di Campione. Speranze che finora sono state tradite tanto che a Campione tra i lavoratori in tanti hanno iniziato a guardarsi attorno per cercare un altro lavoro anche se questo significherà abbandonare per sempre il paese. «Sono mesi che diciamo che c’è un intero sistema in crisi e per questo la politica deve intervenire», spiegano i sindacati.