Scommessa vinta al Casinò di Campione. Sono tornati i giocatori

Dopo tre anni e mezzo a Campione d’Italia la roulette ha ricominciato a girare Soddisfatti il sindaco e l’ad Ambrosini: "Affluenza oltre ogni aspettativa"

Casinò

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CAMPIONE D’ITALIA Roberto Canali Finalmente la fortuna ha iniziato a girare a Campione d’Italia dove, dopo tre anni e mezzo da dimenticare, con la riapertura del Casinò sono tornati anche i clienti. Mille il giorno della riapertura, mercoledì, 900 giovedì e 1.500 venerdì, dopo tanto tempo di nuovo a tentare la fortuna a Campione con un po’ di nostalgia e naturalmente la speranza di vincere. "Quasi 4 anni senza lavoro non sono stati facili da superare, quindi per noi è un momento di rinascita e grande soddisfazione - li ha salutati il sindaco, Roberto Canesi - L’ affluenza di questi primi giorni, oltre ogni aspettativa, ci conferma che il Casinò ha mantenuto intatto il suo appeal, ora però vogliamo trasformarlo in un contenitore che offra arte, mostre e altri svaghi". Nel weekend si sono aggiunti ai comaschi, i varesini e i ticinesi, che qui sono praticamente di casa, anche i clienti partiti da più lontano come bresciani e bergamaschi. I milanesi si sono visti soprattutto di sera per giocare ai tavoli fino all’ora di chiusura, alle quattro del mattino. Tra di loro anche tanti cinesi di via Paolo Sarpi, ritornati a tentare la fortuna a Campione come facevano ai bei tempi in cui, di fronte al Cimitero Monumentale, c’erano anche due pullman mandati dal Casinò pronti a partire alla volta del confine. «Abbiamo riaperto e ci siamo rinnovati, chi viene troverà qualcosa di completamente diverso, con offerte ipertecnologiche, giochi di ultima generazione, accanto a quelli tradizionali - spiega l’ad Marco Ambrosini, che è tornato a sorridere di fronte alle sale di nuovo piene di giocatori - Ma quel che resta immutato sono il fascino, la storia e l’immagine di questo Casinò: non dimentichiamo la sua vicinanza a Milano, questo è il Casinò di Milano". Nei progetti di quella che è stata la più grande casa da gioco in Europa, fondata nel 1917, dal 2007 trasferita nell’enorme edificio futuristico sul lago di Lugano, ideato dall’architetto Mario Botta, c’è quello di trasformarla in una sede multifunzionale anche per eventi, cultura, con negozi, in modo da attirare non solo i giocatori. "Certo il gioco rimane al primo posto e gli appassionati li attireremo con i nostri giochi - ha aggiunto l’ad -, abbiamo ad esempio l’ambizione di diventare la più grande poker room di Europa, ma tutti gli altri eventi saranno fatti per richiamare anche altra clientela".