Como, fusione tra case di riposo: i debiti di Bregnano rischiano di contagiare Lomazzo

Sulla questione il Movimento 5 Stelle ha chiesto l'intervento dell'assessore Gallera

M5S ha chiesto all'assessore Giulio Gallera di intervenire

M5S ha chiesto all'assessore Giulio Gallera di intervenire

Lomazzo (Como), 3 febbraio 2019 - Se non ci fossero  di mezzo i nonnini sarebbe la trama perfetta per uno di quei romanzi dove si intrecciano interessi, politica e potere. Di sicuro la proposta di fusione tra le case di riposo di Bregnano e Lomazzo rischia di sfuggire di mano ai diretti interessati e trasformarsi in un caso politico, specie dopo l’audizione in Regione del M5s che ha chiesto l’intervento dell’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.

"Il procedimento di fusione tra la Casa di riposo per persone anziane di Lomazzo e la Fondazione Casa di riposo intercomunale di Bregnano sta prendendo una piega a tinte fosche". Non ricorre a giri di parole Giuseppe Landi, segretario della Cisl Funzione pubblica che lancia un appello alla politica e alle autorità di vigilanza. "La più volte annunciata fusione tra i due enti vive da tempo una situazione di incertezza a dir poco paradossale – prosegue –: da una parte i due organi amministrativi che continuano a sostenere la fattibilità dell’operazione e dall’altra le istituzioni che pretendono chiarezza sulla situazione debitoria di una delle due case (nello specifico quella di Bregnano che sarebbe esposta per 3 milioni di euro ndr.) e garanzie sui servizi. L’impasse ha determinato di fatto una sospensione di qualsiasi procedimento a riguardo".

Il sindacato ha più volte manifestato dubbi su un’operazione che sembra essere stata ideata più per coprire "debiti di dubbia e incomprensibile natura" che per il reale e concreto interesse a una gestione più snella ed economicamente più efficace. "In occasione dell’ultimo incontro in sede congiunta avvenuto nel novembre scorso abbiamo chiesto ancora una volta il piano industriale e quello di sostenibilità economica richiesti già prima dell’estate 2018 al presidente e ai consiglieri della fondazione di Bregnano – precisa Landi –. Siamo fortemente preoccupati da un’operazione che, se non ben ponderata ed equilibrata nelle sue partite economiche, rischia di compromettere anche l’ente che ha una situazione economico-finanziaria che oggi non desta preoccupazioni, ovvero la casa di riposo di Lomazzo".

Secondo ricorrenti e documentate voci, il debito della Fondazione Casa di riposo intercomunale di Bregnano ammonterebbe a circa tre milioni di euro. "A questo si devono aggiungere i debiti maturati nei confronti dei lavoratori ancora in attesa del premio di produttività per l’anno 2017 che risulta tuttora congelato. È da più un anno che chiediamo di correggere e mettere a regime le buste paga dei lavoratori di Bregnano e Rovello Porro ma nessuna risposta è pervenuta, né si conoscono le reali intenzioni in tal senso". Per questo la Funzione pubblica Cisl chiede ai due Comuni di "accollarsi pro quota il debito della Fondazione di Bregnano" e già che ci sono di fare chiarezza sulle cause che l’hanno generato.