Incendio a Carugo, rogo nella notte: bruciano due capannoni, danni per milioni di euro

Devastata la sede della MDS Impianti e della Suomy Motosport. Per domare le fiamme impegnate quindici squadre dei vigili del fuoco. Centinaia di persone costrette a dormire con porte e finestre chiuse

Incendio a  Carugo (Cusa)

Incendio a Carugo (Cusa)

Carugo, 23 giugno 2018 -  Un furioso incendio la notte scorsa è divampato nella zona industriale del paese, al confine con Inverigo. In particolare la fiamme hanno completamente distrutto il capannone della MDS Impianti Srl di via Valsorda 7, specializzata nell'istallazione e vendita di apparecchiature e linee telefoniche, ma danni ingenti si segnalano anche al capannone della vicina Suomy Motosport che produce caschi e accessori per moto. Il rogo, con tutta probabilità doloso anche se le cause sono ancora in fase di accertamento, è scoppiato poco prima di mezzanotte e in pochi minuti una densa nube di fumo si è levata oscurando il cielo in tutta la Valsorda. 

In pochi minuti il centralino dei vigili del fuoco è andato in tilt per le chiamate arrivate da Brenna, Inverigo e Carugo, da parte di cittadini allarmati costretti a chiudere le finestre perché l'aria era diventata irrespirabile. Quando sul posto sono arrivate le prime squadre dei vigili del fuoco, da Erba e Cantù, lo scenario che si sono trovati di fronte era da incubo: il capannone lungo oltre un centinaio di metri era completamente avvolto dalle fiamme, con lingue di fuoco alte decine di metri che si erano propagate anche all'edificio vicino.  Nel giro di mezzora nella zona industriale sono arrivate quindici squadre, dal comando di Como e dai comandi vicini delle province di Lecco e di Milano. Impegnate cinque autopompe. sei autobotti, un'autoscala, un carro schiuma, un carro aria per un totale di 45 uomini. C'è voluta buona parte della notte per spegnere il rogo, completamente distrutto il capannone della MDS con le strutture portanti che praticamente sono collassate su loro stesse a causa del grande calore. L'intera zona è stata chiusa al traffico dai carabinieri di Cantù che hanno bloccato la Arosio-Canzo mentre i mezzi della protezione civile muniti di altoparlanti hanno avvisato nel cuore della notte gli abitanti dei paesi vicini, in particolare quelli di Brenna che si trova proprio al di sopra dell'area devastata, di chiudersi in casa e tappare porte e finestre per non far entrare il fumo. Ancora difficile fare una stima dei danni, nell'ordine di alcuni milioni di euro visto che le fiamme hanno devastato una superficie di 3.500 metri quadri 

Sul posto è stato mobilitato anche il personale di Arpa per compiere rilievi sulla qualità dell'aria ed eventuali contaminazioni.