Carate Urio, per una rapina da 300 euro finisce in carcere per sette anni

Il canturino era fuggito in bicicletta

Carabinieri

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Carate Urio (Como), 22 gennaio 2019 - Per realizzare il colpo in banca, in totale solitudine, si era messo una sciarpa sul volto, un berretto calato sugli occhi, ed era entrato impugnando una pistola, usata per minacciare il cassiere. Ma P,M. 67 anni di Cantù, era stato identificato e arrestato dai carabinieri dopo qualche mese. Ieri, per quella rapina da 300 euro, è stato condannato a 7 anni di reclusione con rito abbreviato. Il gup di Como Laura De Gregorio, davanti a cui M. si è presentato difeso dal suo avvocato, Raffaele Bacchetta, ha riconosciuto una serie aggravanti – tra cui l’aver agito con il volto coperto e l’uso della pistola – e applicato un aumento della pena a causa delle recidive dell’imputato, che alle spalle ha una serie di precedenti. La rapina era stata realizzata la mattina del 25 maggio dello scorso anno alla filiale della Banca Popolare di Sondrio di Carate Urio, sulla statale Regina.

Le indagini dei carabinieri di Cernobbio, erano partite dall’acquisizione dei filmati: vedendo che il bandito era arrivato e si era allontanato in bicicletta, e una serie di particolari. Prima di entrare in banca, aveva fatto tre sopralluoghi, parcheggiando la bicicletta e coprendosi il volto con le mani quando si avvicinava alla banca. Dopo il colpo, si era tolto giacca e cappellino, avviandosi in bici verso Laglio. I carabinieri gli avevano trovato a casa gli abiti indossati quel giorno, arrivando così a eseguire ad agosto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.