Campione d'Italia, il viceministro: "Stiamo lavorando per riaprire il casinò"

Le parole del viceministro dell’Interno Matteo Mauri intervenuto a Milano durante il confronto organizzato a Palazzo Pirelli sul futuro dell’exclave

Il viceministro dell'Interno Matteo Mauri al centro

Il viceministro dell'Interno Matteo Mauri al centro

Campione d'Italia (Como), 1 febbraio 2020 - Si è parlato anche della riapertura del casinò ieri pomauri-riapriremo-il-casinòmeriggio a Palazzo Pirelli a Milano all’incontro organizzato per discutere dei problemi dell’exclave. Al centro della riunione la profonda crisi di Campione, dal 1 gennaio nello spazio doganale dell’Unione europea «Dopo aver verificato che non era possibile bloccare la direttiva- sottolinea il viceministro dell’Interno Matteo Mauri- e il regolamento europeo stiamo cercando fattivamente e nel concreto , anche con un intervento a livello internazionale, di risolvere i problemi generati dalla sua entrata in vigore.

Ai cittadini di Campione ho voluto assicurare che si sta lavorando per la riapertura del casino, pur nelle gravi difficoltà generate dai contenziosi in atto. Ci siamo attivati anche per risolvere il problema delle targhe, in modo che i campionesi possano utilizzare le targhe svizzere anche con patente italiana». Rassicurazioni che il commissario straordinario Giorgio Zanzi, da oltre anno alla guida dei Comune, potrà comunicare nei prossimi giorni agli abitanti di Campione.

Al vertice hanno partecipato anche il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, il senatore Pd Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Angelo Orsenigo, anche lui esponente del Partito Democratico. La questione della riapertura del Casinò di Campione d’Italia è nelle mani del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta che sta lavorando sulla relazione a suo tempo preparata dal commissario straordinario Maurizio Bruschi. Anche se la maggior parte dei problemi dell’exclave è ancora irrisolta e nelle ultime settimane ci sono state importanti novità, soprattutto in municipio dove il commissario Zanzi ha messo in atto i tagli di personale riducendo di oltre l’80% il numero di dipendenti. Una cura drastica, ma indispensabile per rimettere in sesto i conti del Comune che ha dichiarato default ormai due anni fa. Adesso per restituire fiducia a una comunità ridotta ormai allo stremo serve la riapertura della casa da gioco.