Elezioni comunali, Canesi nuovo sindaco: "Campione d'Italia può ripartire"

Il commercialista 72enne, ha conquistato il Comune con il 61% dei voti Dopo un anno e mezzo di commissariamento "ci sono ancora potenzialità"

Roberto Canesi neosindaco di Campione d'Italia

Roberto Canesi neosindaco di Campione d'Italia

Campione d'Italia, 24 settembre 2020Commercialista laureato in Economia Aziendale, 72 anni, Roberto Canesi è il nuovo sindaco di Campione d’Italia, pronto ad affrontare il groviglio di problemi a cui è andata incontro l’enclave in questi ultimissimi anni. Grazie al 61 per cento di preferenze ottenute, subentra a un anno e mezzo di commissariamento, e si è presentato alle elezioni convinto delle grandi potenzialità del Comune affacciato sul lago di Lugano.

Da dove pensa di iniziare per rimettere ordine? "Dal bilancio comunale, dalla sanità e dalla casa da gioco, ovviamente. Ma ci sono anche altri problemi che ritengo urgenti, alcuni paradossali: per esempio lo smaltimento dei rifiuti. Qui non si possono fare lavori di ristrutturazione o di edilizia, perché non si può smaltire il materiale di risulta. Non si può parlare di sviluppo se non si trovano soluzioni di questo genere".

Parlare di Campione equivale a parlare della casa da gioco: ha considerato la possibilità di procedere con una istanza di fallimento in proprio, essendo il Comune socio unico? "Questa soluzione significherebbe trovare una nuova società di gestione e modificare l’attuale legge specifica, che risale al 2012. Credo sia una strada difficile da percorrere. Puntiamo più a salvare l’attuale società con una ricapitalizzazione, attraverso l’affiancamento di un gruppo privato che dovrà essere selezionato e valutato, e ottenere il consenso di tutte le parti coinvolte, curatori, creditori ed ex dipendenti. La stessa Banca Popolare di Sondrio, principale creditore, mi auguro che possa essere dello stesso orientamento".

Quali sono le risorse di Campione in cui lei crede di più? "È una città che può ripartire. Certo, non sarà più quella di cinque o sei anni fa, ma ha grandi potenzialità commerciali e turistiche. Bisogna tornare a colloquiare e confrontarsi, discutere, trovare linee comuni in cui credere. Turisticamente ha una bella localizzazione, sarebbe interessante portare avanti un discorso integrato con i Comuni confinanti, anche attraverso iniziative sinergiche".

Tra le tante cose da affrontare, cosa le sta più a cuore? "La casa da gioco certamente, ma anche la sanità. Occorre trovare accordi con Governo e Regione, perché non è possibile che un malato debba superare quattro valichi per ottenere una prestazione medica. Bisogna creare convenzioni, seppure in un’ottica di contenimento dei costi".