Campione d'Italia, beffa svizzera sui debiti

Il Ticino trattiene i soldi dovuti dal Comune dai fondi per i frontalieri italiani

Corteo lungo le vie del paese dei lavoratori del casinò fallito

Corteo lungo le vie del paese dei lavoratori del casinò fallito

Campione d’Italia (Como) 27 giugno 2019 - Tutto si può dire degli svizzeri tranne che manchi loro il senso pratico. Così. al momento di staccare l’assegno da 84 milioni di franchi, 75 milioni di euro, per compensare i ristorni dei frontalieri hanno deciso di trattenerne quattro per il debito di Campione d’Italia nei loro confronti. La decisione è stata presa ieri dal Consiglio di Stato ticinese, il massimo organismo politico del Cantone, che dovendo autorizzare il versamento della quota di imposte alla fonte versate dai frontalieri ha deciso di «fare alla romana» come tra amici in pizzeria.

Degli 84 milioni e 330mila franchi da restituire alle province e ai Comuni di Lombardia e Piemonte arriveranno 80 milioni e 500mila, al netto dunque dei 3 milioni e 800mila franchi dovuti al Canton Ticino dall’exclave di Campione d’Italia per servizi come la raccolta rifiuti e la navigazione che difficilmente verranno saldati adesso che il Comune ha dichiarato default. «Vista la perdurante e crescente situazione debitoria del Comune di Campione d’Italia nei confronti di vari enti pubblici e semi pubblici del Canton Ticino per un ammontare di 3 milioni e 800mila franchi e considerata la mancanza di informazioni e garanzie chiare dal parte del Governo italiano malgrado l’impegno espresso di onorare il dovuto, il Consiglio di Stato ha deciso di sbloccare entro il 30 giugno soltanto 80 milioni e 500mila euro – si legge in una nota diffusa dall’organo politico che ha sede a Bellinzona –. Il saldo sarà versato una volta che gli enti in questione avranno ricevuto dalle autorità italiane competenti l’intera somma dovuta».

Viste le premesse si può capire dove andrà a finire buona parte dei 5 milioni di euro che ha Commissione Finanze della Camera ha deciso di destinare, con la benedizione del Governo, al Comune di Campione nell’ambito del Decreto Crescita. Buona parte dei fondi serviranno a pagare i debiti con il Ticino che al paese eroga i servizi primari, con buona pace dei dipendenti comunali e il resto dei fornitori che attendono, i primi lo stipendio e i secondi il pagamento delle fatture, dal febbraio dell’anno scorso. Qualsiasi altra soluzione rischierebbe di penalizzare i Comuni e le province della fascia di confine che attendono come la manna i ristorni dei frontalieri come una boccata d’ossigeno per i bilanci. Il Consiglio di Stato del Canton Ticino conclude la sua nota auspicando che presto si arrivi a definire il nuovo accordo sulla imposizione dei frontalieri, stilato nel 2015 e «in attesa di essere ratificato». «Il governo si attivi sulla situazione di Campione», interviene l’assessore regionale agli Enti locali, Massimo Sertori.