Campione d'Italia, Casinò chiuso da 200 giorni: "Siamo allo stremo"

Aumentano ogni settimana le famiglie costrette a ricorrere al banco di solidarietà per pagare generi alimentari e bollette

Conferenza davanti al presidio fisso a Campione d'Italia

Conferenza davanti al presidio fisso a Campione d'Italia

Campione d'Italia, 12 febbraio 2019 - Sono tarscorsi duecento giorni dalla chiusura del Casinò Campione d’Italia, avvenuta lo scorso 27 luglio. Una ricorrenza triste quella che si è vissuta ieri al presidio degli ex-dipendenti, che da tre mesi ospita anche il banco di solidarietà – allestito grazie alle donazioni di aziende e benefattori della Svizzera italiana – a cui sono iscritte già 213 persone. «Il numero aumenta di settimana in settimana – spiegano – ci sono famiglie intere che si rivolgono a noi per i generi di prima necessità e a fine mese arrivano anche con le bollette».

A pochi passi di distanza c’è il manifesto, che viene aggiornato ogni giorno, con gli incassi che la casa da gioco ha perso da quando è chiusa: 40 milioni di euro tondi, l’ultimo aggiornamento a mezzogiorno di ieri. Per capire che fine hanno fatto basta spostare lo sguardo sull’altra sponda del lago. Da anni il Casinò di Lugano non viveva una stagione così: a gennaio gli incassi hanno registrato il 73% in più rispetto al 2018, merito dei giocatori che sono aumentati di un terzo. Alle slot si è giocato il 41% in più e al tavolo verde l’aumento è stato del 75%. Addirittura per incrementare il numero di giocatori italiani, fino a fine mese entrando nel casinò si riceverà un coupon “gratta e vinci” che permette di ricevere, in denaro, il valore della vignetta autostradale, necessaria per arrivare dal confine a qui in poco più di venti minuti.

In attesa della nomina del commissario straordinario che dovrà riaprire il casinò, i sindacati hanno inviato una lettera ai due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio chiedendo un incontro immediato. «Vogliamo conoscere le reali intenzioni del governo sull’ex-clave – spiegano i segretari di Slc Cgil, Uilcom Uil, Fisascat Cisl, Libersind Confsal, Snalc e Ugl Terziario –. La situazione si presenta intollerabile e sempre più difficile da sostenere, con un acuirsi sempre maggiore di forti situazioni di indigenza all’interno di una comunità dove tra dipendenti e indotto almeno 800 persone sono rimaste senza lavoro».

Un’apertura è arrivata dal sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia, che esprimendosi su Campione d’Italia ha spiegato che l’obiettivo del governo è quello di trasformare l’ex clave in una “Zona economica a tassazione speciale” e con incentivi ad hoc per chi investe, «non solo sul turismo, ma per esempio anche sul settore delle tecnologie e della finanza».