Campione d'Italia, tutti col fiato sospeso in attesa del commissario

Sono giorni decisivi nell’ex clave dove tutti sono in attesa della nomina da parte del premier Giuseppe Conte

Campione d'Italia

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Como, 31 gennaio 2019 - Sono giorni decisivi nell’ex clave dove tutti sono in attesa della nomina da parte del premier Giuseppe Conte – su proposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini – del commissario straordinario che dovrà decidere tempi e modi della riapertura della casa da gioco. Già oggi la nomina potrebbe essere inserita nell’agenda delle decisioni del consiglio dei ministri, rinviabile al più tardi alla prossima settimana.

Il commissario, secondo quanto prevede la legge di Bilancio varata lo scorso dicembre, avrà quaranta giorni di tempo dalla sua nomina per elaborare un programma di risanamento dell’attuale gestore, che è in attesa della sentenza della Corte d’appello di Milano che dovrà decidere del reclamo contro il fallimento, oppure istituire un nuovo soggetto. Proprio la questione Campione d’Italia è al centro del tavolo di crisi istituito da Federgioco e Fipe Confcommercio, che a marzo si riunirà proprio sul Ceresio.

«La costituzione del tavolo di crisi permanente per intraprendere azioni comuni tra proprietà e organizzazioni sindacali, così da interfacciarsi con i ministeri di riferimento con la finalità di salvare il settore, è un risultato storico – spiega Roberto Spina, coordinatore nazionale dell’Ugl Case da gioco –. Fissare unitariamente il prossimo incontro a Campione d’Italia per il 4 marzo è un segnale importante nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni. Ci auguriamo che il ministero nomini il commissario straordinario quanto prima e che lo stesso applichi uno strumento di tutela dei 600 lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio, non certo per colpa loro, e che da fine dicembre 2018 sono stati licenziati».

Un settore quello del gioco d’azzardo che solo nel nostro Paese occupa tremila persone. «Siamo di fronte all’ultima chiamata per i quattro casinò – osserva Fabio Scurpa dell’Scl Cgil –. Lo dimostra l’impegno, preso dalle organizzazioni sindacali e da Federgioco, per un tavolo permanente di confronto finalizzato a sensibilizzare il governo a garantire la continuità aziendale e la ripresa della piena attività nelle case da gioco. Le parti si incontreranno mensilmente, cercando di fornire agli interlocutori istituzionali strumenti per superare la crisi e ai lavoratori un Contratto nazionale di lavoro di settore».